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Il rinnovo della patente dopo i 65 anni diventa un ostacolo insormontabile

Una normativa sta seminando preoccupazioni tra gli automobilisti italiani di età superiore ai 65 anni. Secondo le recenti disposizioni, il rinnovo della patente potrebbe trasformarsi in un’impresa quasi impossibile per questa fascia d’età, con l’obbligo di sottoporsi a controlli medici più rigorosi e costosi. Questa misura, che mira a garantire la sicurezza stradale, potrebbe però costringere molti anziani a rinunciare alla propria autonomia di movimento.

Le nuove norme sul rinnovo della patente

Le nuove regole prevedono un iter di rinnovo della patente più rigoroso per gli over 65. I controlli medici richiesti sono più stringenti e includono test neurologici e psicofisici, con costi che possono raggiungere i 300 euro. Inoltre, se non superati, questi test possono portare alla revoca della patente. Questo potrebbe risultare particolarmente problematico per gli anziani che vivono in zone rurali o isolate, dove i trasporti pubblici sono spesso carenti o inesistenti.

Le conseguenze per gli anziani

Per molti anziani, l’auto rappresenta un mezzo fondamentale per mantenere la propria autonomia. Pertanto, l’incapacità di rinnovare la patente potrebbe avere ripercussioni significative sulla loro vita quotidiana. Non solo avrebbero difficoltà a spostarsi, ma potrebbero anche essere costretti a rottamare l’auto, con un ulteriore costo economico. Questa situazione potrebbe aumentare l’isolamento sociale degli anziani, già a rischio a causa della pandemia di COVID-19.

La reazione delle associazioni

Le associazioni di tutela degli anziani hanno espresso preoccupazione per le nuove norme, sottolineando come queste potrebbero limitare la libertà di movimento degli over 65. Alcune di esse hanno chiesto un intervento del governo per rendere i test medici più accessibili e meno costosi. Inoltre, hanno suggerito di prendere in considerazione l’età effettiva dell’individuo e le sue condizioni di salute, invece di applicare un limite di età rigido. La questione resta aperta e si spera in un intervento legislativo che risolva il problema nel rispetto dei diritti degli anziani.