Bonus animali domestici, ecco quali spese saranno rimborsate | Il ministero pubblica la nuova lista
Un bonus che tutela chi possiede animali domestici: in arrivo dopo le tante richieste
Da molti anni vi sono proteste e insistenti richieste di ottenere agevolazioni o sconti per chi possiede animali domestici. Esistono tantissime tipologie di incentivi, ma finora nessuno di questi è stato mai indirizzato a sostenere chi si prende cura degli animali. Vivere con un animale non è una passeggiata e, a prescindere da qualsiasi tipo di animale si tratti, è dispendioso. Tra alimenti, visite, vaccini e medicinali vari, le spese per sostenere la cura di un animale domestico sono davvero alte.
Nel corso degli anni in tanti si sono fatti promotori della richiesta di ottenere dei bonus che sostenessero quantomeno le spese più onerose, ma solo oggi arriva un bonus ad hoc per i possessori di animali domestici. Nello specifico questo incentivo va a coprire le spese mediche per la cura degli animali, andando perciò a connotarsi come un rimborso per veterinario e medicinali. Ma vi sono dei limiti o dei requisiti particolari da rispettare?
In cosa consiste il bonus animali domestici e quali animali comprende
Il bonus animali domestici attinge a un fondo messo a disposizione dal Ministero della salute che sostiene:
- costi del veterinario
- eventuali operazioni chirurgiche
- acquisto dei medicinali
Il governo ha stanziato per finanziare tale iniziativa la totalità di circa 750.000 euro da spalmare su un ciclo di 3 anni, che vanno dal 2024 al 2026. Sono molti gli animali a essere ricompresi nel bonus, in quanto vi sono inclusi tutti quelli che vengono considerati animali d’affezione, ovvero quelli che possono essere tenuti in casa e addomesticati ma non utilizzati a fini riproduttivi o alimentari. Si tratta dunque di cani, gatti, roditori, conigli, furetti, uccelli. Pare non siano inclusi al momento anfibi, invertebrati e animali acquatici, ma le regole potrebbero cambiare in un secondo momento.
Come fare richiesta
A fare la richiesta dovranno essere i proprietari di animali d’affezione che hanno un Isee inferiore a 16.000 euro o che abbiano più di 65 anni. Non è però ancora chiaro in quale modalità andrà presentata la domanda né quali saranno le tempistiche di presentazione ed erogazione dei contributi. Ancora non è stato chiarito nemmeno l’importo massimo che sarà messo a disposizione. Di certo si saprà qualcosa di più certo entro la fine del mese di marzo.