Assegno di inclusione: il nuovo bonus 2024 per le famiglie in difficoltà. I chiarimenti del Ministero.
Partito ormai a vele spiegate il nuovo bonus ideato dal governo Meloni che va a sostituirsi all’ormai scaduto e cestinato reddito di cittadinanza. Le aspettative poste su questa forma di sussidio sono davvero molto alte. Il governo vi ha investito molto sia in termini economici sia in termini di immagine, in quanto l’agevolazione dovrà dimostrare di essere economica e di funzionare correttamente, senza innescare le spirali fraudolente del suo predecessore.
Sin dal 18 dicembre si sono aperte le domande per candidarsi a ricevere il cosiddetto Assegno di inclusione. Questa forma di aiuto statale consiste, esattamente come lo era per il reddito di cittadinanza, nell’erogazione di una cifra che viene mensilmente assegnata a una famiglia, caricata su una carta che si potrà utilizzare per l’acquisto di beni di prima necessità. Le differenze con il precedente bonus sono tante, corrispondenti soprattutto in un maggior controllo sui beneficiari e nel restringimento del bacino di percettori.
Di recente arrivano chiarimenti sulle modalità di funzionamento dell’incentivo. L’Inps con il messaggio 25/2024 spiega quali sono le modalità di erogazione del bonus e mette in chiaro l’importanza della sottoscrizione del Pad. Trattasi del Patto di attivazione digitale, che devono siglare tutti i richiedenti dell’assegno di inclusione. Decorso un mese dopo la firma del Pad si potrà cominciare a ricevere l’incentivo. In caso di sottoscrizione tardiva infatti, si perderà un primo mese di erogazione.
Al momento tutti coloro che firmeranno entro il 7 gennaio, avranno diritto al contributo dal 26 gennaio in poi. Per tutti quelli che invece sottoscriveranno il loro Pad a febbraio 2024, riceveranno l’indennizzo statale solo a partire dal mese di marzo. Tuttavia, visto che il sussidio è nuovo e la procedura ancora in corso di recepimento, l’Inps ha previsto un regime di transizione. Dunque tutti coloro che riescono a sottoscrivere il pad entro il 31 gennaio potranno ugualmente ricevere il loro assegno di inclusione entro il mese di gennaio, senza perdere una mensilità.
Chiarite le modalità di accesso all’agevolazione e le rispettive date di inizio erogazione, non resta che attendere i primi pagamenti e capire sul lungo periodo se questo assegno di inclusione si mostrerà all’altezza delle aspettative, come prospettato dall’amministrazione attualmente in carica.
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