Il 2024 inizia malissimo per alcuni contribuenti, arrivano i nuovi controlli antievasione | Chi non risponde rischia la chiusura
Con il nuovo anno, l’ente erariale metterà in campo dei nuovi strumenti conto l’evasione fiscale. Vediamo insieme quali.
Il nuovo anno sta per iniziare, e nel 2024 l’Agenzia delle Entrate lancerà dei nuovi servizi sia in favore del cittadino, che avrò accesso a delle nuova piattaforme allo scopo di semplificare le procedure fiscali che deve sostenere annualmente, sia sul fronte dei controlli anti evasioni.
E con l’inizio di questo nuovo anno, partirà anche da parte dell’ente erariale il censimento antievasione per tutte le aziende che vendono online i loro prodotti o servizi. Entro infatti il termine ultimo del 31 Gennaio 2024, tutte le piattaforme di vendita online hanno l’obbligo di comunicare all’AdE tutti i dati relativi alle vendite effettuate ed eventuali altre prestazioni fatte dai consumatori.
Questo nuovo censimento anti evasione nasce dal recepimento della direttiva promulgata dal Consiglio Europeo nel 2021 e riguarda tutte le imprese che si occupano di vendere su internet prodotti o servizi immateriali, nessuna esclusa.
Un modo per tentare di arginare le vendite illegali, o di chi sfrutta alcune ambiguità legislative sul tema per evitare di vendere con la Partita Iva.
I nuovi poteri dell’Agenzia delle Entrate
E difatti nel momento in cui l’azienda comunica i dati e il volume d’affari va oltre le soglie previste, a quel punto si riceverà una comunicazione da parte dell’ente erariale in cui si richiede specificatamente l’apertura della Partita Iva per poter continuare nella propria attività di vendita.
Nel momento in cui un venditore della piattaforma online non fornisce le informazioni richieste, che a partire dal 2024 diventano obbligatorie, l’Agenzia delle Entrate è tenuta a mandare almeno due solleciti per spingerlo a rispettare questa richiesta.
Dopo due solleciti, l’AdE ha il potere di chiudere il profilo del venditore
Laddove non ottenesse alcuna risposta, o il rifiuto a fornire i dati richiesti, a quel l’AdE è autorizzato a chiudere il suo profilo di vendita. Inoltre si darà la facoltà al gestore della piattaforma di trattenere i guadagni del venditore fino a quando non avrà assolto i suoi obblighi nei confronti del fisco.
Saranno però esclusi da questo nuovo obbligo, tutti i fornitori di alloggi nel settore alberghiero che utilizzano le piattaforme online per la prenotazione dei loro servizi, in quanto in questo caso l’Agenzia delle Entrate è già in possesso dei dati richiesti.