Il nuovo modello dei redditi 2024: le spese 2023 che si possono portare in detrazione
Compilare il 730 vuol dire dichiarare la totalità dei redditi percepiti durante l’anno trascorso, compresi di eventuali sussidi statali quali la pensione ad esempio. Comporta inoltre l’elenco di tutti i beni mobili e immobili posseduti dall’interessato e dal nucleo familiare che ricade all’interno del suo stato di famiglia, compresi eventuali veicoli a due o quattro ruote a suo nome. Inoltre, come ben sappiamo, nella dichiarazione vanno inserite tutte le spese sostenute durante l’anno, almeno quelle che possono essere soggette a detrazione.
Le principali spese ammesse sono quelle mediche, ma nella dichiarazione è possibile inserire anche altre spese, purché siano appunto dimostrabili e ci diano diritto a una detrazione. In tal modo si può generare un credito a vantaggio di chi presenta la dichiarazione. I modelli 2024 recepiranno alcune nuove forme di detrazione.
Nel 730 del 2024 potranno essere inserite tutte le spese derivanti da ristrutturazione degli immobili fino a un massimo del 50% di detrazione su un limite di spesa di 96.000 euro. Si potranno detrarre sia le spese derivanti da interventi avvenuti sulla propria abitazione sia spese derivanti da lavori sull’intero condominio. In quest’ultimo caso chiaramente bisognerà considerare la quota di detrazione spettante in base ai millesimali della propria proprietà sulla totalità dell’immobile.
Nello specifico gli interventi di ristrutturazione che possono dare diritto a detrazioni tramite la dichiarazione dei redditi sono:
In base al miglioramento di classe sismica o della classe energetica ottenuto sugli immobili oggetto di ristrutturazione, si potrà avere diritto a una detrazione che oscilla tra il 50% e l’85%.
Naturalmente per portare in detrazione le spese è necessario non solo compilare accuratamente la dichiarazione dei redditi, ma anche conservare ed allegare tutta la documentazione della pratica inerente i lavori di ristrutturazione. Bisognerà pertanto conservare le fatture di acquisto dei prodotti installati, le fatture inerenti i lavori della ditta esecutrice, i relativi pagamenti effettuati tramite bonifici parlanti e, laddove necessario, le asseverazioni dei tecnici incaricati che attestano la correttezza della formulazione.
Di recente si è reso peraltro obbligatorio il cosiddetto visto di conformità da parte di un commercialista. Ciò vuol dire che un professionista del settore analizza la pratica e vi appone la propria firma a conferma della correttezza e della veridicità di quanto affermato dagli interessati.
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