Arrivano nuovi aumenti in bolletta ma i consumatori possono tutelarsi | Le regole AGCOM da conoscere per non farsi fregare
Arrivano gli aumenti in bolletta: i gestori cavalcano l’onda del mercato libero
L’anno nuovo è alle porte e tra le novità c’è lo spauracchio dell’ingresso nel mercato libero per le società che gestiscono la fornitura di utenze domestiche e non. Questo spaventa non poco gli italiani, i quali negli ultimi due anni hanno dovuto già fronteggiare grossi aumenti in materia di beni e servizi, comprendendo finanche un grosso incremento dei prezzi dei beni primari. Il rischio è che le tariffe telefoniche degli utenti vengano incrementate senza motivo alcuno e senza possibilità di difendersi.
Vi è la possibilità che i cittadini ricevano direttamente l’informativa dell’aumento dei prezzi delle proprie forniture senza arma alcuna se non l’opzione del recesso dal contratto. Di recente, per arginare il potere che viene così lasciato in mano ai colossi della telefonia, è intervenuta direttamente AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), la quale ha posto alcuni limiti ai fornitori e ha fornito delle linee guida da seguire in modo che il consumatore possa essere sempre tutelato.
Quali sono le regole stabilite da AGCOM per tutelare i consumatori
AGCOM ha in effetti messo a punto un nuovo regolamento che disciplina i rapporti tra utente e fornitori dei servizi telefonici. Nello specifico è stato inserito che il fornitore dovrà sempre ottenere dal fruitore del servizio il suo consenso esplicito nella scelta della tariffa, negli aumenti o negli eventuali passaggi da un piano telefonico all’altro. Può apparire banale, ma negli anni vi sono stati molti casi di taciti assensi o di telefonate registrate con operatori che tendevano tranelli truffaldini agli inconsapevoli consumatori.
Inoltre nel regolamento si sottolinea l’importanza della trasparenza. Il cliente deve sempre essere informato di tutto, qualsiasi sia il cambiamento apportato alla propria tariffa. A tal proposito si ricorda agli utenti di leggere sempre bene e nel dettaglio le voci di spesa della propria bolletta, in quanto potrebbero essere inserite delle righe abbastanza fuori contesto con piccole ma costanti spese che non sono dovute.
Non meno importante è la cosiddetta clausola inflazione: dato che alcune compagnie come Wind e Tim hanno di recente introdotto la possibilità di aumentare le tariffe ai consumatori in base all’andamento dell’inflazione, prendendosi così la libertà di incrementare i costi dell’utenza a dismisura, Agcom ha previsto che se questa dovrà essere la regola bisognerà rispettare l’inflazione in aumento ma anche in calo. Dunque, qualora l’inflazione dovesse scendere, anche le bollette degli italiani dovranno per legge seguire quel flusso.
Cosa accadrà
Di certo la situazione prospettata non è delle migliori e degli aumenti ci saranno. In tal modo però, con gli accorgimenti introdotti, i consumatori avranno qualche arma per difendersi.