Pane raffermo? Buttarlo è uno spreco inutile | Con questo metodo puoi recuperarlo e dare vita a un piatto da sogno
Troppi italiani hanno l’abitudine di buttare il pane raffermo quando in realtà renderlo di nuovo commestibile è semplicissimo.
La storia del pane è forse una delle più antiche del mondo, perché le prime tracce di pianificazione realizzata dall’essere umano sono addirittura rintracciabile con l’avvento dell’homo sapiens.
Questi infatti riusciva a creare un impasto ottenuto con delle ghiande tritate nell’acqua che poi stendeva su una lastra resa rovente dal fuoco che dava vita ad un prodotto molto simile alla nostra focaccia. In seguito, nel perfezionare la tecnica di panificazione, l’uomo ha iniziato ad utilizzare l’orzo e il miglio per poi passare al frumento, che diventerà il cereale di riferimento.
L’invenzione del pane per come lo conosciamo oggi nasce invece circa tremila anni fa con l’avvento della civiltà egizia che fu la prima a scoprire e mettere a punto la lievitazione naturale, prendendo dunque l’abitudine di lasciar riposare l’impasto per tantissime ore.
Il famoso storico Erodoto racconta inoltre che gli Egizi erano soliti lavorare l’impasto con i piedi e che furono anche i primi a mettere a punto la prima versione dei forni a legna. I greci poi migliorarono ulteriormente la panificazione cambiando i tempi di cottura e iniziando a produrre varietà diverse di pane, a seconda dei cereali utilizzati.
Il pane raffermo può essere reso di nuovo commestibile
Al giorno d’oggi, la maggior parte degli italiani è abituato a comprare il pane quasi tutti i giorni, ma questo però da spesso vita anche a dei veri e propri sprechi.
Il pane che compriamo infatti tende a diventare duro dopo qualche giorno, e a quel punto le persone lo buttano. Eppure ci sono dei metodi che consentono invece di riutilizzare il pane raffermo evitando così di buttarlo.
Pane raffermo, ecco cosa fare per recuperarlo
Esistono due metodi per recuperare e rendere di nuovo buono e commestibile del pane che si è indurito da giorni. Il primo consiste nel trasformare il pane rafferma in quella che viene chiamata panzanella, ovvero un’insalata a base di pane bagnato e ortaggi.
E in questo caso basta semplicemente mettere il pane sotto l’acqua corrente e poi unirlo all’insalata. Il secondo metodo prevede di bagnarlo prima e farlo poi riscaldare nel forno in modo che diventi croccante.