Pensioni, confermato il ricalcolo ma solo per chi presenta domanda | Aumenta l’importo mensile per alcuni
Pensioni, è stato confermato anche per il 2024 uno strumento che consente di poter ricalcolare il proprio importo mensile. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Non tutti lo sanno, ma in alcuni casi l’Istituto di Previdenza Sociale consente ai contribuenti di poter ricostituire la loro pensione. Si tratta di uno strumento previdenziale che consente di poter ricalcolare il proprio importo pensionistico alla luce di contributi che sono stati versati in un momento precedente al primo calcolo fatto sull’assegno previdenziale.
La ricostituzione della pensione può essere richiesta sia da pensionati che si appoggiano alla previdenza pubblica, che a coloro che hanno invece scelto di affidarsi a quella privata. L’attivazione di questa funzione prevista dall’Inps, consente dunque al cittadini di poter ridefinire la cifra che si va a percepire mensilmente, tenendo in considerazione tutti i contributi versati prima della sua decorrenza.
Anche per il prossimo sarà possibile utilizzare questo strumento, che si potrà però attivare soltanto dietro una specifica richiesta del contribuente da presentare all’Inps.
Per presentare richiesta, si può accedere direttamente dal sito dell’Inps alla sezione dedicata, oppure rivolgersi a un patronato o un Caf che possa sbrigare la pratica per conto nostro, e può essere inviata in qualunque momento, sia in una fase successiva al pensionamento.
Ricostituzione della pensione, ecco quando può essere presentata la domanda
C’è però un vincolo che assolutamente rispettato in tal senso. La domanda di ricostituzione per la pensione deve essere presentata entro un massimo di tre anni da quando è stata liquidata per la prima volta la prestazione previdenziale nei confronti del contribuente, o dal momento in cui si è incassato il primo rateo della pensione.
Laddove invece il cittadini deve presentare domanda per la ricostituzione della pensione a causa di nuovi fatti che hanno determinato per lui un numero maggiore di contributi da registrare, non viene invece prevista alcuna decadenza temporale, e la domanda può in quel caso essere inviato in qualunque momento.
In alcuni casi, il cittadino ha anche diritto a percepire gli arretrati
Ma non solo, perché in questo caso il cittadino acquisirà anche il diritto a percepire gli arretrati in base al ricalcolo, anche se in questo caso, non bisognerà superare per la loro erogazione i cinque anni previsti dalla legge, altrimenti entra in gioco la prescrizione.
In ogni caso, questa opzione sarà attiva anche per il prossimo anno, a disposizione di tutti quei contribuenti che hanno maturato dei contributi o degli incentivi che possono far aumentare la cifra mensile che si percepisce sull’assegno.