Imu, nuova stangata per gli italiani | Alcuni saranno costretti a pagare una terza rata
Imu, arriva una nuova stangata per gli italiani grazie all’ultimo legge di bilancio: alcuni pagheranno una terza rata nel 2022.
Mancano ormai pochissimi giorni alla scadenza del termine per il pagamento dell’Imu, la tassa sulla prima casa introdotta dal governo Monti nel 2012, e il cui saldo va completato entro il 18 Dicembre del 2023.
Ma quello che al momento sta preoccupando di più i contribuenti che sono tenuti al pagamento di questa imposta sui beni immobiliari, è che alcuni rischiano di dover addirittura pagare una terza rata nel mese di febbraio dell’anno prossimo. La novità è stata infatti inserita dal governo nell’ultima manovra finanziaria, e che ha già provocato tantissimi polemiche da parte dell’opposizione.
L’Imu è un tributo che viene gestito direttamente dai comuni, a quali oltretutto sono anche stati dati più poteri in merito nell’ultima legge di bilancio. Il cittadino ha la possibilità di versare quanto dovuto al fisco per questa imposta in un’unica soluzione, o attraverso un pagamento rateizzato che va liquidato in due date: il 16 Giugno 2023, termine entro cui va versato l’acconto Imu, e il 18 Dicembre 2023 in cui va completato il saldo.
Ma perchè alcuni contribuenti rischiano di pagare una nuova rata nel mese di Febbraio? Il motivo è dovuto proprio ai cambiamenti fatti dal governo quest’anno, e che impongono ai comuni di poter stabilire loro delle aliquote a seconda dei casi da applicare per il saldo di questa tassa.
Perchè alcuni rischiano adesso di pagare una terza rata Imu nel 2024
Una modifica molto importante in quanto fino ad adesso le aliquote sull’Imu venivano invece stabilite a livello nazionale. Adesso invece spetta fare questa operazione ai comuni che nei prossimi mesi dovranno dunque procedere con il ricalcolo degli importi da richiedere ai contribuenti a seconda dei parametri che hanno fissato.
E proprio a causa di questo ricalcolo, potrebbe essere richiesto ai cittadini di versare una cifra aggiuntiva nei primi mesi del prossimo anno.
Ecco perché la terza rata può essere richiesta soltanto entro la fine di Febbraio del 2024
Evidente infatti che se il comune stabilisce un’aliquota più alta di quella prevista a livello nazionale per una specifica fascia di contribuenti, verrà a quel punto richiesto ai cittadini di versare la differenza.
Questo ricalcolo avverrà infatti in un momento successivo al saldo dell’ultima rata il 18 Dicembre, e dunque a quel punto lo stato avrà tempo per richiedere al cittadino di compensare entro la data ultima del 24 febbraio del 2023