Inasprimento dei requisiti per accedere a Opzione donna: nel 2024 molte novità inaspettate
La manovra finanziaria di governo ha predisposto l’Italia a una stretta economica durissima. Difatti la nuova legge di bilancio ci porterà nel 2024 con moltissimi cambiamenti che restringono il campo di azione di persone fisiche e giuridiche. Molti bonus sono stati infatti cancellati e le condizioni di accesso a numerose agevolazioni sono mutate. Tra le varie cose si è agito anche sulle pensioni, irrigidendo tantissimo i requisiti di accesso alla pensione ordinaria e anche a tutte le forme che permettono in casi specifici l’accesso a un pensionamento anticipato.
In particolare tanto cambia anche nella cosiddetta Opzione donna, la misura dedicata alla donne che vogliono anticipare l’ingresso alla pensione. Se già per il 2023 i termini erano stati modificati e ristretti requisiti di accesso, con i cambiamenti introdotti dall’amministrazione Meloni le cose diventano ancora più complicate, a partire dall’età pensionabile.
A mutare è innanzitutto l’età pensionabile, che viene aumentata di un anno. Le donne che nel 2024 vorranno andare in pensione dovranno raggiungere almeno i 61 anni di età. Dovranno inoltre aver accumulato almeno 35 anni di anzianità contributiva. Il peggioramento non riguarda tanto l’età ma l’aggiunta di un fattore: bisognerà dimostrare di essere invalidi civili con una percentuale di inabilità al lavoro di almeno il 74% oppure, in alternativa, dimostrare di svolgere la funzione di caregiver per un parente da almeno 6 mesi.
Ulteriore condizione posta è quella dei figli. Questo provvedimento poggia molto sulla maternità delle donne, favorendo infatti coloro che hanno prole a carico. In particolare la pensione anticipata è assegnata più facilmente a coloro che hanno uno o due figli minorenni a carico.
Di sicuro nel prossimo futuro si ridurranno drasticamente le domande di pensione anticipata con l’utilizzo di Opzione donna, a causa del restringimento delle possibilità di accedervi. Inoltre anche il calcolo dell’importo della pensione non sarà più lo stesso, ma si baserà sul conteggio contributivo, decisamente molto più penalizzante rispetto agli altri. Con tale sistema infatti il calcolo della pensione si può ridurre, rispetto al precedente sistema misto, anche del 25% rispetto al passato. Insomma non resta che aspettare l’entrata in vigore del nuovo metodo e adattarsi alle nuove condizioni di accesso alla pensione.
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