Buoni Fruttiferi Postali, arriva un super rimborso per i risparmiatori | La sentenza della Cassazione
Esultano molti risparmiatori che vedranno arrivare un super rimborso su alcuni buoni fruttiferi postali dopo una sentenza della Cassazione.
I buoni fruttiferi postali sono un prodotto finanziario emanata e garantito dallo stato. Negli ultimi anni sempre più cittadini stanno scegliendo di investire i loro risparmi in un BTP, piuttosto che in in un titolo che appartiene al mercato finanziario privato, in quanto ci sono diversi vantaggi.
Se da un lato è vero che i rendimenti che si possono ottenere sono molto più bassi di quelli che può offrire il mercato privato, dall’altro però, trattandosi di un titolo garantito direttamente da un ente pubblico, il rischio di poter perdere il proprio capitale è pari allo zero.
Per questo sempre più contribuenti piuttosto che lasciare i propri risparmi in banca preferiscono investire in dei buoni fruttiferi postali a medio-lungo termine, con un doppio vantaggio. Il primo è che possono lasciare a deposito i loro soldi in un luogo sicuro, in quanto è impossibile che lo stato decreti fallimenti e si dichiari insolvente in tal senso.
Il secondo è invece legato al fatto che i rendimenti che si possono maturare investendo in un Btp di lungo termine possono essere molto interessanti. Negli ultimi mesi è uscita una notizia molto importante che riguarda i Buoni Fruttiferi Postali.
Cosa ha stabilito la Corte di Cassazione su questa serie di Buoni fruttiferi Postali
Lo scorso settembre infatti la Corte di Cassazione ha pubblicato una sentenza molto importante che mette fine a lungo contenzioso presso l’Arbitro bancario Finanziario e che riguarda i Buoni Fruttiferi Postali Serie Q-P.
La Cassazione ha stabilito infatti un principio che va indubbiamente a favore dei cittadini che hanno acquistato questa tipologia di buoni. È stato infatti stabilito che su questi titoli devono essere sempre applicati gli interessi previsti dalla serie per l’intera durata del buono.
I risparmiatori hanno diritto agli interessi anche dove non sono specificati nel documento d’acquisto dei BTP
La Cassazione ha dunque stabilito in modo incontrovertibile quale sia la linea da seguire per gli interessi da applicare a questa serie, obbligando la stessa ABF a riconoscere ai risparmiatori il diritto a conseguire questi interessi, al di là di possibili errori nella documentazione.
Molti documenti di questa serie non facevano infatti riferimento ai tassi di interesse che andavano applicati nell’ultimo decennio che invece dovranno essere sempre e comunque corrisposti.