La bresaola non è leggera e sana come credi, c’è un ingrediente al suo interno che nessuno conosce
La bresaola è un salume magro che viene spesso consigliato nelle diete dimagranti, ma è molto meno leggero di quanto si possa pensare.
La bresaola è un tipo di salume crudo che ha avuto origine nell’Italia settentrionale ed è composto dalle parti più pregiate delle masse muscolari dei manzi. Si tratta di un alimento che viene ottenuto con una lavorazione molto particolare che è nata nella Valchiavenna, e difatti la bresaola che viene prodotta in questa zona possiede il marchio IGP.
Rispetto ad altri tipi di salumi, la bresaola è molto apprezzata e conosciuta tra i consumatori per avere un sapore molto meno sapido, risultando dunque molto dolce e leggera allo stesso tempo al gusto. Il suo profumo non richiama mai all’acidità ma resta invece sempre dolce e fragrante e la carne all’esterno è sempre priva di fenditure.
La bresaola però presenta al suo interno un elevato contenuto di sodio, ed è per questo che deve essere sempre consumata con una certa moderazione da parte di chi soffre di pressione alta.
Resta però uno dei salumi in assoluto più consumati dagli sportivi in quanto è tra i più ricchi di proteine e possiede tantissimi amminoacidi essenziali. E questo è il motivo per cui viene spesso inserito in tantissimi diete dimagranti consigliate dai nutrizionisti.
La bresaola contiene al suo interno tantissimo sale
Non bisogna pensare che la bresaola sia un alimento così leggero, nonostante venga spesso etichettato e definito come un “salume magro” ideale per chi vuole inserirlo in un regime alimentare salutista.
Il motivo lo ha spiegato di recente la nutrizionista Giulia Biondi che, soffermandosi sulle caratteristiche di questo salame, ha in primo luogo spiegato come un capo di bresaola contiene al suo interno circa 4,5 grammi di sale, e questo è il quantitativo massimo giornaliero che si consiglia in genere ai consumatori.
Ecco quanto bresaola bisognerebbe consumare a settimana
Parliamo dunque di un salume che in realtà ha pochi grassi, tante proteine, ma anche un quantitativo di sale molto importante. Per cui in realtà è un salume molto meno sano di quanto può sembrare, e i suoi benefici sono visibili solo quando lo si consuma con estrema moderazione. La nutrizionista Biondi in tal senso, consiglia sempre di non consumarne più di 50 grammi a settimana.
Parliamo di un salame che sicuramente rispetto ad altri, ha molti meno grassi e può essere tranquillamente inserito in una dieta per aiutarci a perdere peso e restare in salute, al contempo l’elevato contenuto di sale che c’è al suo intero, deve invitarci a farne un uso molto moderato.