Pensioni

Pensioni, gli importi saranno più bassi nel 2024 | Il motivo sorprende tutti

A dicembre le pensioni rivalutate fanno ben sperare, ma qualcosa cambierà nel 2024. (Fonte: depositphotos.com) – RSnews.it

Cambio di rotta per le pensioni nel 2024: gli importi sono destinati a calare

Nel mese di dicembre 2023 tutti i pensionati hanno visto l’importo dei propri assegni crescere. Questo perché è stata effettuata la cosiddetta rivalutazione delle pensioni, a seguito dell’analisi delle differenze tra l’inflazione prevista a inizio anno e l’inflazione effettivamente registrata in corso d’opera. A differenza degli scorsi anni, stavolta il governo ha persino anticipato l’erogazione del contributo in oggetto. Difatti solitamente la rivalutazione viene accreditata a partire da gennaio dell’anno successivo, ma data la situazione economica italiana, si è deciso di anticipare.

Apparentemente questo sembrerebbe preannunciare un miglioramento delle condizioni pensionistiche per l’anno 2024, ma a quanto pare non sarà così. L’aumento in tredicesima ai pensionati, che quest’anno corrisponde a uno 0,8% in più rispetto al 2022, non si replicherà il prossimo anno. Anzi, molto probabilmente vi sarà un progressivo abbassamento degli importi delle pensioni.

Perché gli assegni risulteranno più bassi nel prossimo anno

Il motivo per cui vi sarà tale abbassamento non è dovuto in realtà a una politica restrittiva dell’attuale amministrazione, ma semplicemente allo scemare delle condizioni generate dal taglio del cuneo fiscale sui redditi percepiti.

Il prossimo anno anno infatti i benefici generati dal taglio alle imposte sul reddito verranno meno, per cui gli importi reddituali saranno nuovamente tassati alla stessa maniera di prima. La misura governativa volta a diminuire la tassazione sui redditi infatti non è qualcosa di definitivo, ma una misura attuata per un periodo limitato di tempo.

Al momento non vi sono che ipotesi e previsioni, non si sa se in effetti il governo Meloni abbia intenzione di prolungare per il 2024 tale intervento o intenda comunque mettere a punto ulteriori provvedimenti in tal senso.

Scemano gli effetti del taglio del cuneo fiscale. (Fonte: depositphotos.com) – RSnews.it

Altro motivo che spiega la 13esima alta nel 2023

Non si dimentichi che nel 2023 la tredicesima per i percettori di pensione è risultata più alta anche per un’altra ragione: il bonus tredicesima per i pensionati con redditi bassi. Trattasi di un contributo integrativo dell’importo di 154,94 euro che è stato erogato insieme alla pensione a favore di coloro i quali non hanno percepito oltre i 7.000 euro nel 2023 e hanno una pensione dovuta a invalidità civile.

In questo caso non è stato necessario presentare alcuna domanda, ma il bonus supplementare è stato erogato automaticamente insieme al solito importo.

Desideria Maglione

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