Nuova stangata del governo, multe fino a 10mila euro per i cittadini che non rispettano questi obblighi
Molti cittadini stanno scoprendo amaramente alcune novità inserite nella legge di bilancio e nuovi obblighi da rispettare.
Stanno facendo molto discutere alcuni provvedimento che il governo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di inserire nella nuova legge di bilancio, e che porteranno ad introdurre delle nuove tasse per i cittadini.
Tra le varie novità previste dalla manovra finanziaria, c’è ad esempio la decisione di alzare la cedolare secca sugli affitti brevi. L’aliquota è stata infatti aumentata dal 21 al 26 per cento e naturalmente, tutti i contribuenti interessati, sono andati su tutte le furie per l’incremento dell’imposta che andranno a pagare sugli immobili che possiedo a da cui ricavano un reddito proveniente dall’affitto per brevi periodi.
Alcune nuove disposizioni sul tema sono arrivate anche il decreto anticipi, che ha ad esempio introdotto dei nuovi obblighi verso tutti coloro che affittano un immobile per un soggiorno breve ad un turista.
E le multe previste per chi non adempie alle nuove procedure prevista dal governo, sono molto alte Ad esempio, si è deciso di introdurre, e questo per volere dell’Unione Europea, un nuovo Codice Identificativo Nazionale, il Cin, che aiuterà a tracciare in modo preciso tutti gli affitti brevi sul territorio, in modo da far diminuire sensibilmente l’evasione fiscale da parte di chi affitta in nero.
Ecco a quali multe si può andare incontro
E tutti coloro che a partire dal prossimo anno non saranno dotati del Cin sugli affitti turistici, andranno incontro a sanzioni che partono da un minimo di 500 euro fino ad un massimo di 5 mila euro.
Discorso diverso invece per chi fa questi affitti non da privato ma da imprenditore o libero professionista del settore. In questo caso viene infatti la Scia, una certificazione di segnalazione d’inizio attività, e in questo caso per chi la espone le multe sono molto più alte, e vanno da un minimo di 2 mila euro ad un massimo di 10 mila euro.
Prorogato lo smart working per i lavoratori fragili
Nella legge di bilancio è stata poi inserita una proroga allo smart working per tutti i lavoratori fragili e genitori che hanno figli sotto i 14 anni di età fino a giugno del 2024. Una novità importante perché il lavoro agile per queste categorie come diritto, era stato previsto solo fino a Dicembre del 2023.
È stato poi introdotto in ultimo anche un nuovo diritto del contribuente di avere accanto un professionista con cui consultarsi, nel momento in cui inizia una verifica fiscale nei suoi confronti.