Pensioni, il governo ha deciso di combattere l’inflazione | Aumenta l’importo dell’assegno sociale da Gennaio
Le rivalutazioni pensionistiche fanno alzare l’assegno sociale, ma questo mette a rischio i lavoratori che vogliono ritirarsi
Il flagello inflazione continua a mietere vittime a fine 2023. Difatti influisce pesantemente sulle rivalutazioni pensionistiche quest’anno. Solitamente verso la fine dell’anno solare si effettua una rivalutazione delle pensioni sulla base del vero livello di inflazione dell’economia e in relazione a ciò, si provvede eventualmente a fare una sorta di conguaglio, che viene erogato poi sui cedolini di inizio anno nuovo. Ebbene, data la pesante congiuntura economica, quest’anno le rivalutazioni saranno messe a disposizione dei pensionati sin dal mese di dicembre 2023, per agevolare le famiglie in difficoltà.
Quello che non si è considerato però, è che la rivalutazione provoca chiaramente un innalzamento dell’assegno sociale. Per quanto sia un fattore positivo, tale assegno innalzandosi ha delle conseguenze sulle pensioni, finanche accesso alla pensione di molte categorie. In effetti quando si richiede la pensione bisogna soddisfare una serie di requisiti, quali l’età anagrafica, il numero di anni di contributi versati e l’importo pensionistico prospettato in rapporto alla cifra dell’assegno sociale. Quest’ultimo passaggio creerà non pochi dissidi nel 2024.
Cosa comporta l’aumento dell’assegno sociale
A essere interessati particolarmente da questa problematica sono i lavoratori che, in teoria, potrebbero avere diritto a un trattamento pensionistico molto vantaggioso. Trattasi di coloro che non hanno periodi di contribuzione prima del 1996. Questi potrebbero infatti accedere alla cosiddetta pensione anticipata contributiva. Tuttavia con questa recente misura, visto che devono soddisfare tra i requisiti quello del giusto importo di pensione, devono confrontarsi con l’importo dell’assegno sociale. Quest’ultimo viene infatti adoperato come parametro per il calcolo del giusto importo pensionistico.
Dunque secondo i calcoli basati sulle stime odierne, un lavoratore che vorrà andare in pensione entro il 2023 dovrà avere un importo di pensione minimo che vada al di sotto dei 1.409,156 euro. Uno stesso lavoratore che, a parità di condizioni, voglia andare in pensione a partire dall’inizio del 2024, dovrà avere un importo di pensione molto più alto, che non solo sia superiore a 1.409,156 euro ma che sia addirittura di 3,3 volte superiore all’assegno sociale. Queste le ultime indicazioni governative in materia.
Cosa aspettarsi nel 2024
La situazione non è rosea e non sembra prospettare nulla di buono per l’immediato futuro. Molti di coloro che credevano di poter accedere alla pensione nel 2024 resteranno delusi. Si rischia l’innalzamento di un polverone di proteste da parte dei contribuenti. Non resta a questo punto che aspettare l’approvazione della legge di bilancio per ottenere maggiori e dettagliate informazioni a riguardo.