L’arretratezza italiana in materia di sostegno agli anziani.
Il cosiddetto belpaese sta invecchiando progressivamente. Il tasso di natalità in Italia è in effetti molto basso e ciò significa chiaramente che la nazione sta invecchiando a vista d’occhio, aumentando il numero di persone molto adulte rispetto a quello dei giovani in età da lavoro. Questo, oltre al generico invecchiamento della nazione, provoca la nascita di un problema di ordine amministrativo ed economico: la presenza di un numero esorbitante di cittadini non autosufficienti che hanno bisogno di assistenza.
Secondo i dati Istat già nel 2021 le persone non in grado di provvedere al proprio sostentamento da soli ammontava a 6,4 milioni, comprendendo all’interno di questa cifra sia coloro che a causa di gravi menomazioni non sono autonomi sia una grossa fetta di popolazione oltre gli 82 anni per cui è impossibile ormai l’autosufficienza. I dati mostrano che solo circa il 13% delle persone anziane riesce a badare da sé al proprio sostentamento.
Ciò dimostra chiaramente la necessità di provvedere con misure e incentivi al sostegno di questa grossa percentuale di popolazione. Da molti anni ormai si discute sui provvedimenti da attuare al fine di rendere agevole la vita dei cittadini inabili al proprio autosostentamento, compresa la necessità di provvedere al sussidio da destinare ai familiari che svolgono sovente il ruolo di caregiver.
Purtroppo però, almeno da quanto finora emerso nel corso di questa manovra finanziaria, la legge di bilancio 2024 non prevede iniziative volte a finanziare le iniziative di sostegno agli anziani. Nonostante negli ultimi anni si sia parlato molto di provvedimenti in tal senso e nonostante lo stesso governo Meloni si sia esposto in proposito a inizio mandato, le evidenze mostrerebbero al momento uno scarso o pressoché nullo intervento in proposito. Ciò pone chiaramente l’Italia in una brutta posizione rispetto al resto d’Europa, soprattutto in un momento storico in cui molti fondi cominciano a essere destinati in tal senso.
Il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) pone tra gli obiettivi al centro della sua agenda anche il sostegno agli anziani e la promozione sociale dei servizi ai cittadini non autosufficienti. Sulla schiera di tali obiettivi stanzia ben 2,7 miliardi per l’assistenza domiciliare.
Nell’immediato futuro non vi sarà dunque un miglioramento della condizione degli anziani da un punto di vista assistenzialista. Vi è però la possibilità che l’Italia decida di sfruttare le opportunità del Pnrr per usare fondi da destinare al sussidio agli anziani.
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