Incentivo dall’Inps: che cos’è l’assegno di vedovanza e come funziona
Per chi perde il proprio partner lo stato mette a disposizione svariati incentivi, al fine di provvedere in maniera dignitosa al mantenimento della persona rimasta sola. I percettori di pensione di reversibilità sono coloro che ricevono un’indennità che viene conferita a chi ha perso il proprio coniuge, che era già di suo percettore di pensione. Chi è beneficiario di questa forma previdenziale può ugualmente avere accesso a un altro bonus statale, il cosiddetto assegno di vedovanza.
Questo assegno consiste in un’integrazione alla pensione di reversibilità e spetta solitamente a chi si trova in condizioni di invalidità del 100% e può appunto certificarlo ed è vedovo/a di un coniuge impiegato nel settore pubblico o privato e di conseguenza iscritto alla gestione separata. Chiaramente l’importo dell’assegno cambierà in base al reddito percepito dal coniuge e potrà essere di:
A quanto pare percepire l’assegno di vedovanza permette anche di riceverne i relativi arretrati. Il meccanismo funziona in maniera tale per cui, una volta ricevuto per la prima volta suddetto assegno, si comincerà poi a ricevere la somma corrispondente agli arretrati fino a 5 anni e per un importo totale massimo di 3.000 euro. In questo modo si concede a chi ha subito la vedovanza la possibilità di essere risarciti e poter provvedere al proprio fabbisogno economico.
Per accedere a questa forma di sussidio è necessario presentare una domanda di accesso all’assegno.
La domanda di accesso può essere presentata telematicamente, accedendo con l’identità Spid, con la carta d’identità elettronica oppure con la firma digitale. Se si svolge tutto online è possibile accedere al portale dell’Inps e inoltrare la domanda nella specifica sezione, oppure si può provvedere rivolgendosi a un patronato o chiamando i numeri di contatto:
Nella presentazione della domanda bisognerà prestare grande attenzione agli allegati, quali i documenti di identità, l’ultima dichiarazione dei redditi presentata, il certificato di vedovanza con la data di inizio di tale condizione e il certificato medico che attesta l’invalidità.
Concluso l’iter e accettata la richiesta, l’Inps provvederà a erogare tale contributo direttamente insieme alla pensione di reversibilità.
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