Approvato un nuovo bonus da 500 euro per alcuni dipendenti pubblici, chi ne ha diritto e quali sono le regole per spenderli
Il sostegno alla cultura e all’insegnamento comprende anche i giochi
Gli insegnanti sono figure cardine per la formazione scolastica infantile dei bambini e dei giovani adulti, accompagnandoli infatti fino alla maturità e alle soglie del mondo del lavoro. Il ruolo del docente si è evoluto negli anni, ammodernandosi e dotandosi di metodi e approcci sempre più innovativi e congeniali ai tempi. Quello svolto nelle scuole primarie, medie e superiori è un lavoro fondamentale, perché in un modo o nell’altro getta le basi per la nascita delle classi lavorative delle nuove generazioni.
Negli ultimi anni un incentivo importante all’insegnamento è stato introdotto grazie alla cosiddetta Carta docente: uno strumento che conferisce a ogni insegnante un bonus di 500 euro all’anno, che potranno spendere per acquisti integrativi di materiale didattico ed educativo per gli studenti. Questa carta, detta anche bonus 500, serve a dare un aiuto in più per spronare gli studenti ad apprezzare lo studio, magari affrontandolo talvolta con approcci differenti e fuori dagli schemi.
Come in effetti chiarito di recente da alcune note di membri del governo Meloni, la carta docente può essere utilizzata in svariati ambiti e non limitati unicamente all’acquisto di libri di testo.
Come spendere i 500 euro della Carta docente
La carta docente è infatti spendibile in libri prettamente scolastici, in libri che siano saggi e romanzi anche se non corrispondono esattamente ai testi di scuola e, come di recente è stato chiarito, anche in campo ludico-didattico. In effetti la carta docente è valida anche per l’acquisto di giochi, giochi da tavolo e di società e contenuti ludici in formato virtuale, ma l’importante è che sia chiarito il fine didattico degli stessi.
Dunque i giochi sono inclusi negli acquisti ammissibili dal bonus, ma bisogna che sia chiaro che si tratti di giochi educativi da usare a fini didattici. Si consiglia di stilare una relazione esplicativa per i prodotti più particolari acquistati, o che quanto meno sia inserita la dicitura di educativo o didattico sulla ricevuta d’acquisto del negoziante che vende l’articolo in questione.
Oltre ai giochi, pare siano inclusi nei possibili acquisti anche ingressi a teatri, cinema e musei.
Attenzione alle spese
Bisogna che sia chiaro ai docenti che il modo in cui utilizzano la carta docente viene monitorato e dunque gli acquisti devono in qualche modo essere sempre chiari e trasparenti, pena la restituzione delle cifre che saranno giudicate non pertinenti.