Partita Iva, aumentano le tasse sulla fattura | La modifica prevista dal governo, tra pochi mesi cambia tutto
Ritenuta d’acconto: cos’è e in che modo cambia nel nuovo anno fiscale
Per ritenuta d’acconto si intende un anticipo sulle tasse da pagare ed è una misura cui sono soggette alcune categorie di professionisti, quali ad esempio i notai e i commercialisti. Si tratta dunque di vedere applicata sulla propria fattura emessa una ritenuta, una trattenuta, che viene scalata dal netto a pagare, ma che poi l’interessato recupera in un secondo momento in forma contributiva.
La normativa in materia fiscale si aggiorna con la nuova legge di bilancio in arrivo e apporta cambiamenti anche alla ritenuta d’acconto.
In che modo cambia e chi riguarderanno i mutamenti
I principali mutamenti da notare riguarderanno i cosiddetti bonifici parlanti, ovvero i bonifici specificamente dedicati alle agevolazioni fiscali. Difatti tutti i bonus nel campo dell’edilizia, dai superbonus ai sismabonus fino ad arrivare ai bonus del 50% da ristrutturazione di immobili, per beneficiare delle agevolazioni fiscali hanno dovuto vedere corrisposto il pagamento in questa modalità.
Dunque il pagamento effettuato vedeva la decurtazione dall’importo totale di un 8% che corrispondeva appunto alla ritenuta d’acconto. Tale cifra non era effettivamente percepita dal beneficiario del pagamento, ma trattenuta dall’istituto bancario, il quale emette poi una successiva certificazione della stessa, consentendo il recupero del credito in forma diversa.
Ebbene dal 2024 la ritenuta aumenterà passando addirittura all’11%, un’iniziativa che non ha visto grande acclamazione da parte dei fornitori e dei costruttori che lavorano con tali agevolazioni.
Le novità tuttavia non paiono essere tutte completamente negative. La manovra finanziaria preannuncia difatti una riduzione della ritenuta d’acconto per alcune categorie professionali. I maggiori dettagli saranno svelati con l’anno nuovo.
Inoltre pare tornerà ad essere applicata la ritenuta anche ai broker assicurativi, finora esentati da questa tipologia di prestazione.
Cosa aspettarsi
All’orizzonte dunque molteplici cambiamenti in materia fiscale che vanno a influire molto anche sulle prestazioni dei consulenti e di chiunque con partita iva decida di emettere fattura.
Al momento non si hanno ancora notizie certe, ma è confermato unicamente il passaggio della ritenuta dall’8 all’11% per i bonifici parlanti. Secondo molti è come se il governo Meloni volesse in ogni modo scoraggiare l’utilizzo degli incentivi fiscali in campo edilizio.
In ogni caso non si può che attendere e verificare quanto di quello che è stato anticipato in questi mesi sarà effettivamente convertito in legge di bilancio.