Pensione anticipata, cambia tutto nel 2024 con la nuova manovra | Con i nuovi criteri di accesso alcuni saranno penalizzati sull’assegno
Cambiamenti in materia di pensioni: arrivano le novità sui pensionamenti anticipati
Alla fine della carriera, che si lavori nel pubblico o nel privato, si giunge alla tanto agognata pensione. Per pensione si intende un’indennità che viene corrisposta dall’Inps ai lavoratori che hanno maturato i requisiti tali per accedervi. Mensilmente un assegno di sussidio sarà corrisposto al percipiente. Esiste anche la possibilità di richiedere la pensione anticipata, ma bisogna chiaramente rientrare in alcuni parametri.
Per le donne nel 2004 è stata introdotta la cosiddetta Opzione Donna. All’inizio questa misura, che consente alle lavoratrici un’uscita anticipata dal mondo professionale, permetteva di anticipare la pensione a 57 anni e con almeno 35 anni di contributi versati. Chiaramente chi aderiva a quest’opzione accettava che fosse utilizzato il calcolo contributivo con le condizioni meno favorevoli. Le cose si sono poi evolute negli anni, inasprendo molto i termini per accedere a tale opzione.
C’è molta trepidazione per la fine dell’anno proprio perché con l’ufficializzazione della nuova legge di bilancio si avranno anche le informazioni definitive su Opzione donna 2024. Pare però che sfortunatamente la manovra finanziaria non abbia agito in modo vantaggioso su tale forma di pensionamento anticipato e abbia anzi indurito ancora di più le condizioni di accesso a esso.
Cosa prevede Opzione Donna 2024 rispetto alla precedente versione
Anche se non è ancora ufficiale, tutte le modifiche apportate a Opzione donna sono unicamente peggiorative delle condizioni precedenti. Fino alla fine del 2023 si potrà accedere a questa forma di pensionamento possedendo 35 anni di contributi versati e i seguenti requisiti:
- 58 anni di età per licenziate, invalide e caregiver con almeno 2 figli;
- 59 anni per invalide e caregiver con un solo figlio;
- almeno 60 anni per invalide e caregiver senza alcun figlio.
Le restrizioni applicate dalla manovra finanziaria rendono evidente quanto stringente sarà Opzione donna 2024. I requisiti richiesti saranno:
- 59 anni di età per licenziate, invalide e caregiver con almeno 2 figli;
- 60 anni per invalide e caregiver con un solo figlio;
- almeno 61 anni per invalide e caregiver senza alcun figlio.
Le escluse dall’opzione
Questo irrigidimento delle condizioni va a peggiorare le condizioni del pensionamento anticipato ed esclude moltissime lavoratrici dall’opzione. Innanzitutto questa forma di agevolazione resta ancora più legata alla questione figli, lasciando alle donne che non ne hanno avuti il massimo dell’età anagrafica, ma esclude tante tipologie di lavoratrici. Ad esempio le dipendenti del mondo scolastico non potranno usufruirne.