Bollo auto, alcuni non devono più pagarlo | La legge che nessuno conosce
Ci sono alcuni casi in cui i cittadini non sono più tenuti al pagamento del bollo auto. Vediamo insieme quali.
Non sono anni per nulla facili per i consumatori italiani. I rincari energetici e alimentari stanno infatti trascinando nella povertà milioni di famiglie su tutto il territorio italiano. L’inflazione continua ad essere altissima, e all’orizzonte non si vedono oltretutto segnali che facciano pensare a una discesa dei prezzi nel breve termine.
Il governo sta continuando a varare delle agevolazioni per aiutare i cittadini a sopportare questi incrementi sui prezzi, in particolar modo su luce e gas e sui beni alimentari di prima necessità, ma le risorse stanziate sono troppo poche, e non riescono dunque a fornire un valido supporto economico alla popolazione.
I cittadini italiani stanno vedendo scendere velocemente il loro potere d’acquisto e persino pagare tasse che non hanno dei valori molto elevati come il canone rai o il bollo auto sta diventando un problema per molti.
E infatti, ci sono diversi contribuenti che sono indietro con la scadenza del saldo del bollo auto, con alcuni addirittura che da uno-due anni non sono più riusciti a provvedere al pagamento. Quello che in molti non sanno però, è che decorso un certo limite temporale, i cittadini non sono più tenuti a pagare quanto dovuto al fisco su questo tributo.
Ecco quando scatta la prescrizione sul pagamento del bollo auto
La legge prevede infatti che se lo stato non pretende il saldo di questa tassa per tre anni consecutivi, il bollo auto cade in prescrizione e il cittadino non è più tenuto a pagarlo. Legga che ha stabilito i parametri entro cui la tassa cade in prescrizione è stata varata dall’amministrazione finanziaria pubblica nel 1983.
Come si puà leggere nel testo: “L’azione dell’Amministrazione finanziaria per il recupero delle tasse dovute dal 1 gennaio 1983 per effetto dell’iscrizione di veicoli o autoscafi nei pubblici registri e delle relative penalità si prescrive col decorso del terzo anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento. Nello stesso termine si prescrive il diritto del contribuente al rimborso delle tasse indebitamente corrisposte”.
La prescrizione si annulla nel momento in cui si riceve una notifica dall’AdE
Bisogna però a questo punto fare una precisazione. La prescrizione si attiva soltanto nel momento in cui questi tre anni al contribuente non arriva nessuna notifica di accertamento del tributo.
Laddove invece questo accadesse, per la legge si tratta di un’interruzione che fa decadere subito la finestra temporale di prescrizione che a quel punto riparte da zero.