Pensioni, arriva la conferma dell’Inps | A dicembre aumenta l’assegno per tutti, ma c’è un limite da rispettare
Arriva la conferma dell’Inps: ufficiali gli aumenti sugli assegni pensionistici nel mese di Dicembre.
Con il nuovo messaggio numero 4050, l’Istituto di Previdenza Sociale ha comunicato che sono state ufficialmente completate le procedure relative al conguaglio sugli assegni pensionistici nel mese di dicembre dovuti dalla rivalutazione annuale.
L’Inps dunque è andata a ricalcolare l’importo delle pensioni, al cui interno vengono comprese anche quelle di invalidità e l’assegno sociale. Queste andranno dunque a subire un incremento rispetto al valore stabilito a dicembre 2022, con un aumento pari allo 0,8 per cento.
Per quanto riguarda nello specifico le pensioni di invalidità civile, gli aggiornamenti fatti dall’ente previdenziale non riguardano in questo caso solo gli importi che si andranno a percepire il prossimo mese, ma anche i limiti reddituali entro cui è possibile beneficiare della rivalutazione.
In questo caso, la cifra viene rivalutata all’8,1 per cento e non al 7,3 per cento. Non solo, perché nel saldo delle pensioni di Dicembre verrà anche riconosciuta oltre alla cifra maggiorata sull’assegno, la tredicesima per chi ne ha diritto.
Con la rivalutazione aumenta anche l’importo dell’assegno sociale
La rivalutazione viene applicata in forma piena dall’Inps per tutti gli assegni pensionistici, fino al limite di quattro volte il minimo stabilito dalla legge e superata questa soglia, si avrà invece una rivalutazione parziale.
Con questo nuovo conguaglio, va anche ad aumentare l’importo percepito da chi è titolare dell’assegno sociale. L’aumento sarà pari a 3,76 euro andando dunque ad alzare la cifra a 503,27 euro mensili, a cui vanno aggiunti altri 41 euro di arretrati dovuti dall’ente previdenziale.
Aumentano anche il trattamento minimo sulle pensioni
Aumenta invece fino alla somma per il trattamento minimo previdenziale che si attesta adesso sui 567,94 euro. Chiunque percepisce una cifra inferiore, ha diritto ad una maggiorazione sull’assegno dell’1,5 per cento, che diventa del 6,7 per cento per tutti i contribuenti che hanno compiuto 75 anni di età.
Poco invece ha fatto il governo sugli anticipi pensionistici nell’ultima legge di bilancio. Dovendo fare i conti con i pochissimi fondi a disposizione l’esecutivo ha ad esempio deciso di eliminare l’ape social, rimpiazzandola però con un’alternativa che richiede un maggior numero di contributi.