Dichiarazione dei redditi, l’Inps annuncia la nuova scadenza | Manca pochissimo, multe salatissime per chi non la invia
30 novembre: l’Inps ribadisce l’importanza di presentare le dichiarazioni in tempo
Siamo a metà mese e l’Inps ribadisce l’urgenza di presentare la dichiarazione dei redditi per i lavoratori autonomi. Nello specifico ne sono interessati i lavoratori che percepiscono pensioni o assegni di invalidità. Il 30 novembre è il termine ultimo per mettersi in regola. La necessità deriva dal collimare della percezione di due entrate, ovvero da un lato eventuali redditi percepiti da lavoro autonomo, derivanti da prestazioni occasionali o consulenze continuative per i professionisti, dall’altra dall’eventuale assegno di invalidità dovuto a qualche patologia certificata.
Per evitare incomprensioni o dimenticanze, l’Istituto italiano di previdenza sociale ha inviato una comunicazione ufficiale, ricordando come ogni anno la scadenza in avvicinamento. La nota inviata dall’Inps a riguardo è il messaggio n. 4043/2023, che ricorda che chi beneficia di queste tipologie di sussidio statale non può esimersi dal presentare la dichiarazione, anche per rispettare quello che è stabilito secondo il principio del divieto di cumulare redditi con le prestazioni pensionistiche.
Chi deve presentarla e in che modo
A essere interessati dalla misura sono sia i privati che percepiscono un assegno ordinario di invalidità sia gli iscritti alla gestione dipendenti pubblici. Essi sono tenuti a dichiarare le cifre guadagnate in un anno solare al fine di permettere all’Agenzia delle entrate di controllare se vi siano difformità. Nonostante il divieto di cumulo però, saranno dispensati dalla decurtazione tutti coloro che hanno percepito un reddito uguale o inferiore ai 6.829,94 euro.
Presentare la dichiarazione è un’operazione semplice e può essere svolta direttamente online. Difatti sul portale dell’Inps si può trovare la voce Dichiarazioni reddituali e Red semplificato, dopodiché si seleziona l’anno di imposta desiderato e si procede alla compilazione di anagrafica e dettagli reddituali. Chiaramente i meno esperti possono sempre rivolgersi al proprio Caf di riferimento per essere guidati nella compilazione oppure possono rivolgersi a un commercialista di fiducia.
Quali sono le conseguenze per chi non la presenta
Non presentare in tempo la dichiarazione potrebbe costare multe salate ai contribuenti. Infatti il regime sanzionatorio prevede addirittura che in caso di mancata presentazione la sanzione corrisponda al pagamento dell’importo annuo della pensione nell’anno di riferimento della dichiarazione. Peraltro l’Inps fa presente che le sanzioni in oggetto saranno prelevate direttamente dalle rate di pensione che il trasgressore avrebbe dovuto percepire in seguito.