Debiti con il fisco, il governo modifica la procedura | Attenzione alle nuove scadenze
Emendamento apre la strada ai ravvedimenti speciali: le concessioni del decreto proroghe
Il Decreto legge n. 132/2023, anche noto come decreto proroghe, sta per essere convertito in legge e promette nuovi incentivi per tutti coloro che hanno ritardato nel pagamento della rata del 2 ottobre 2023. Tale novità concede infatti la possibilità di accedere al cosiddetto ravvedimento speciale, prima non previsto per questa tipologia di pagamenti.
Il ravvedimento consiste nella possibilità di pagare una rata o un’imposta in ritardo, calcolando però la percentuale di sanzione e di interessi necessari, in base all’importo da pagare e al numero di giorni o di mesi trascorsi dalla scadenza. Solitamente quello che viene applicato è il cosiddetto ravvedimento ordinario, a cui si applicano appunto percentuali diverse di sanzione e interessi in base alle tempistiche usate per il pagamento.
Con il decreto proroghe, che si inserisce nella manovra finanziaria con l’ottima di perseguire la pace fiscale, si sblocca per i contribuenti anche la possibilità di accedere al ravvedimento speciale, molto più conveniente in termini economici.
Quale sarà il calendario dei prossimi adempimenti
In effetti tale ravvedimento speciale permette di pagare in ritardo le quote dovute al Fisco, ma concede anche l’applicazione di una sanzione super ridotta nella forma di 1 a 18 sul minimo previsto dalla legge per la violazione commessa. Per poter utilizzare questa forma scontata di ravvedimento però, oltre a effettuare il pagamento, è necessario che sia presentata una dichiarazione integrativa con la correzione della violazione. Solo allegando tale dichiarazione al pagamento si può usufruire dell’agevolazione.
La tempistica per accedere al ravvedimento speciale prevedeva come limite massimo la data del 30 settembre, divenuta poi 2 ottobre a causa della presenza di giorni festivi della settimana. Il versamento della rata in questione poteva avvenire in un’unica rata con l’importo totale o in un massimo di 8 rate di medesimo importo. Ecco il calendario degli adempimenti da rispettare:
- 30 settembre, poi divenuto 2 ottobre 2023;
- 31 ottobre;
- 30 novembre;
- 20 dicembre;
- 31 marzo 2024;
- 30 giugno 2024;
- 30 settembre 2024;
- 20 dicembre 2024.
Cosa si potrà pagare entro il 20 dicembre
Grazie all’emendamento che favorisce l’utilizzo del ravvedimento speciale anche dopo la scadenza del 2 ottobre per il pagamento della prima rata, i contribuenti avranno un’altra possibilità, potendo ora versare gli importi dovuti fino a un massimo del 20 dicembre 2023. Questo vale sia per coloro che dovevano versare la rata unica sia per coloro che hanno il piano rateale. Per questi ultimi però, entro il 20 dicembre dovranno essere comunque versate le prime 3 rate non pagate finora.