Alcuni lavoratori rischiano di perdere 1000 euro l’anno in busta paga | L’allarme degli esperti, il governo ha commesso un errore
Con il nuovo taglio del cuneo fiscale secondo alcuni esperti economici, alcuni lavoratori potrebbero essere penalizzati sullo stipendio. Vediamo insieme cosa sta succedendo.
Con la nuova legge di bilancio varata dal governo Meloni, a partire dal prossimo anno, arriveranno dei nuovi sgravi fiscali sulle buste paga dei lavoratori. Non tutti però sono convinti che questo intervento da parte dell’esecutivo, produrrà necessariamente degli aumenti sugli stipendi dei lavoratori.
Ma andiamo con ordine. Nella manovra finanziaria il governo ha confermato il taglio del cuneo fiscale in busta paga. Si tratta di un’agevolazione che consente ai dipendenti di poter avere usufruire di una detassazione sulla tasse che si applicano abitualmente al loro stipendio lordo, in modo da avere così una piccola cifra in più in busta paga.
Il taglio del cuneo previsto dal governo ha suddiviso questa tassazione in cinque diverse fasce retributive. Per tutti i redditi annui fino a 25 mila euro infatti, il taglio delle tasse sullo stipendio lordo è fissato al 7 per cento.
Diventa invece il 6 per cento per i redditi fino a 35 mila euro l’anno. Per tutti i redditi da lavoro dipendente che superano questa soglia di 35 mila euro, non viene invece previsto alcun beneficio fiscale di detassazione, in quanto la misura nasce per aiutare le fasce di lavoratori che guadagnano meno.
Come funziona il taglio del cuneo fiscale sulle busta paga
Per fare un esempio che rende chiaro di quanto saranno gli aumenti, con un taglio al cuneo fiscale del 7 per cento per gli stipendi fino a 25 mila euro, l’aumento mensile in busta paga sarà pari a circa 260 euro l’anno.
Secondo alcuni esperti però, il modo in cui è stato redatto questo taglio del cuneo fiscale sulle busta paga, può in realtà dare luogo a delle penalizzazioni per i lavoratori coinvolti dal provvedimento. Il modo in cui è stato concepite le fasce è troppo disomogeneo. Se ad esempio si superano i 25mila euro, lo sconto a cui si accede sarà minimo, di circa 150 euro in più.
Perchè alcuni esperti sostengono che alcune fasce di lavoratori saranno svantaggiate
Nel momento però in cui si supera invece la soglia dei 35 mila euro, lo sconto fiscale diventa molto consistente, intorno ai mille euro l’anno. Questo crea dunque un sistema di distribuzione della detassazione sullo stipendio fin troppo ingiusto. In particolar modo per chi magari non riesce per pochi euro a superare la soglia dei 35 mila euro, e finisce così per perdere un incentivo molto importante nella cifra.
Non è detto che il governo non migliori questa proposta, considerato che la bozza definitiva del provvedimento deve ancora essere approvata e pubblicata in gazzetta ufficiale.