Prima casa e mutui, il governo dice stop | Cancellati tantissimi benefici, cosa cambia dal 2024
Nuova battuta d’arresto in tema di mutui: cancellati i benefici per gli under 36
I tagli derivanti dalla manovra finanziaria colpiscono duramente anche la branca dei mutui. L’imminente approvazione della Legge di bilancio mette a dura prova il settore dei finanziamenti e non risparmi nemmeno le agevolazioni a favori dei giovani. Alla fine dell’anno saranno molti gli incentivi statali a non essere rinnovati a causa della stretta governativa sulla gestione dei fondi pubblici e a farne le spese saranno sfortunatamente anche coloro che sono in procinto di acquistare un immobile facendo richiesta di mutuo.
In un momento così incerto per l’economia italiana, laddove le esternalità hanno portato a un netto calo delle stipule di mutuo tra la popolazione a causa dei tassi di interesse esorbitanti e del contestuale aumento anche dei prezzi delle abitazioni in vendita, a peggiorare la situazione sarà anche l’eliminazione di tutte le agevolazioni in favore degli under 36.
Cosa cambia per l’acquisto della prima casa
Per tutto il 2022 e il 2023 i giovani al di sotto dei 36 anni che hanno acquistato la prima casa stipulando un finanziamento mutuale hanno potuto godere di alcuni sgravi fiscali. Nello specifico hanno potuto risparmiare il pagamento dell’imposta di registro e di molte tasse sia in favore della banca stipulante sia da versare allo studio notarile all’atto di rogito.
Con il 2024 alle porte tutti questi incentivi spariranno. Un calcolo approssimativo delle tasse in più da pagare sull’atto di mutuo mostra che si dovranno sostenere costi maggiorati causa imposte che partono dai 2.500 euro ai 10.000 euro in più su ogni mutuo. Sarà necessario versare infatti la cosiddetta imposta di registro che ammonta al 2% del valore dell’immobile, oltre che le obbligatorie imposte catastali e ipotecarie. Non si dimentichi che acquistare l’immobile da un costruttore significherà versare un’imposta sul valore aggiunto del 4% e che se finora quest’iva ha dato origine a un credito d’imposta detraibile sulle tasse future, dal 2024 non sarà più così.
Cosa è stato riconfermato
Unica conferma in materia di mutui è quella del Fondo Consap, ovvero il fondo di garanzia dello stato, che è stato riconfermato anche per il 2024. Tale fondo garantisce ai giovani under 36 sull’acquisto della prima casa una garanzia dell’80% in caso di insolvenza. Lo stato perciò si addebiterebbe l’80% del mutuo non pagato in caso di mancato pagamento da parte dell’acquirente.