Fino a 2mila euro per pagare l’affitto o il mutuo | Il governo approva un nuovo bonus, chi potrà richiederlo
Nella nuova manovra il governo ha inserito un nuovo bonus che i datori di lavoro potranno erogare come contributo per il mutuo o per l’affitto.
La nuova legge di bilancio sta iniziando a creare alcune tensioni all’interno dell’opinione pubblica e di una parte della popolazione. Da un lato infatti, con la nuova manovra il governo ha confermato diverse misure in favore della fascia più debole della popolazione, con un’attenzione particolare al sostegno della natalità.
Da un lato però, se il testo venisse approvato così com’è stato presentato, assistiamo all’aumento di diverse imposte che di certo non faranno felici i cittadini. A partire dall’aumento dei beni alimentari per i bambini, che sembra quasi un controsenso rispetto agli obiettivi dichiarati del governo sulla genitorialità.
Leggendo la bozza, è stato poi inserito un nuovo bonus per aiutare i cittadini a pagare l’affitto che potrà essere erogato direttamente dai datori di lavoro. Si tratta di un contributo economico che può arrivare fino a 2mila euro e che può essere utilizzato sia per il pagamento dell’affitto che per il saldo degli interessi da corrispondere mensilmente sul mutuo.
Il nuovo bonus potrà essere richiesto dai lavoratori presentando un’apposita richiesta, in cui andranno anche allegati i codici fiscali di tutti i figli a carico. La misura è inoltre cumulabile anche se la percepiscono più soggetti all’interno dello stesso nucleo familiare, e questo significa che se i genitori sono lavoratori, possono richiedere entrambi il beneficio in busta paga come sostegno per l’affitto o per il mutuo.
Nella manovra sono stati inseriti dei fringe benefit per dipendenti con figli a carico
Un bonus che farà da contraltare invece agli aumenti a cui stanno per andare incontro i proprietari di immobili per affitto di brevi periodo, che vedranno aumentare la cedolare secca dovuta allo stato.
Nella manovra sono stati poi inseriti dei fringe benefit che i datori di lavori possono corrispondere a tutti i dipendenti con figli a carico. I datori di lavoro avranno la possibilità per tutto il 2024 di corrispondere dei premi di produzione o benefici singoli ai dipendenti, fino al valore massimo di mille euro, che saranno detassati.
Iniziano le prime tensioni sul fronte delle pensioni
Sul fronte delle pensioni invece la situazione è molto più complicata, e inizino a venire fuori le prime insoddisfazioni nei confronti della manovra. D’altronde il Ministro Giorgetti aveva avvertito che sarebbe stata una legge di bilancio fatta di scelte difficili, viste le poche risorse a disposizione.
L’Ape social ad esempio è stata eliminata per mancanza di risorse, ma l’alternativa pensionistica che è arrivata al suo posto, prevede dei contributi molto maggiori. E questo significa che nei fatti, si va a penalizzare l’accesso alla pensione per una categoria fragile della società.