Nuovo bonus in busta paga per i lavoratori | Da Gennaio aumenta lo stipendio ma non per tutti: chi ne ha diritto
Nuovi aumenti in busta paga per i dipendenti. Cosa cambia con la nuova legge di bilancio
La manovra economica dell’attuale governo prevede molti approcci innovativi e svariati bonus a favore dei dipendenti privati e dell’amministrazione pubblica. Lo scopo dovrebbe essere quello di venire incontro all’aumento del costo della vita che tutti i lavoratori stanno fronteggiando da più di un anno ormai.
Ciononostante i benefit previsti non riguarderanno tutti i lavoratori allo stesso modo, ma saranno differenti a seconda delle categorie di impiego degli stessi. Con l’imminente approvazione della Legge di bilancio, sarà possibile usufruire delle prime agevolazioni già a partire dal mese di dicembre 2023.
I beneficiari dei nuovi provvedimenti
Principali beneficiari di questi aggiustamenti in busta paga saranno i dipendenti pubblici. Tuttavia non tutto il settore pubblico sarà interessato dagli aumenti a partire da dicembre, ma il governo ha previsto un’azione differenziata per la tipologia di lavori svolti dal pubblico sistema.
Il cosiddetto Decreto Anticipi non riguarderà i contratti a tempo determinato. In tal modo i precari del settore pubblico a dicembre non riceveranno contributi aggiuntivi oggetto della manovra finanziaria, ma non ne resteranno però definitivamente esclusi.
Vedranno infatti netti aumenti di stipendio a partire dal mese di gennaio 2024. Le novità del decreto vanno a concedere un aumento salariale dilazionato nel tempo e scaglionato, che sarà spalmato sul netto mensile percepito dai lavoratori.
Gli incentivi in busta paga non saranno standard, ma cambieranno in base al tipo di lavoro svolto dal dipendente. Nello specifico i dipendenti dell’area scolastica beneficeranno di un contributo di circa 50 – 70 euro in più al mese sul cedolino, mentre i lavoratori del settore sanitario saranno interessati da un aumento di circa 80 – 90 euro al mese.
Protagonisti indiscussi della manovra economica, i dipendenti del settore sanitario riceveranno sostanziosi anticipi, al fine di poter sostenere le spese dovute al caro vita.
Quanto costerà allo Stato
In termini di esborso economico la Manovra, comprensiva di summenzionati aumenti di stipendio, prevede un costo di circa 5 miliardi di euro. Tali cifre vanno a coprire anche i rinnovi contrattuali del settore pubblico.
Grande attenzione viene dedicata in questo frangente ai lavoratori dell’area socio-sanitaria, ma al momento le maggiori difficoltà le regioni italiane le prevedono per amministrativi e per tutto il comparto impiegatizio non medico, poiché saranno proprio gli enti locali a doversi fare carico delle spese iniziali per gli incentivi.