Bonus disoccupati, pagamenti in ritardo e cittadini disperati | L’inps chiarisce tutto, quanto si dovrà attendere
Il governo è in ritardo con l’erogazione di alcun bonus destinati a chi non ha lavoro o si trova in uno stato di povertà assoluta.
Come sappiamo, sono ormai gli ultimi mesi del Reddito di Cittadinanza prima che subentri la sua totale eliminazione. Il sussidio è stato infatti eliminato nella scorsa legge di bilancio, dal governo meloni, e questa è già una realtà per la maggior parte dei percettori, che nel mese di Luglio hanno visto terminare l’erogazione di questo beneficio.
Il Reddito di Cittadinanza è invece rimasto ancora attivo fino al mese di dicembre per alcuni nuclei familiari considerati più a rischio, come coloro che hanno in cura un familiare affetto da disabilità, e sarà sostituito dal mese di gennaio dall’assegno sociale.
Ottobre invece è l’ultimo mese in cui riceveranno l’accredito, come ha comunicato l’Inps con un’apposita circolare nelle scorse settimane, per chi aveva avuto la richiesta approvata dopo l’inizio dell’anno, e poteva dunque continuare a percepire fino al limite massimo di sette mesi, che decade per l’appunto nel mese di ottobre.
Il problema però è che nelle ultime settimane, sempre più contribuenti che avevano diritto al sussidio anche questo mese, hanno segnalato di numerosi ritardi nell’erogazione della quota dovuta.
Reddito di Cittadinanza, pagamenti in ritardo: ecco cosa sta succedendo
Da quello che trapela, anche se non si conoscono i motivi di questi ritardi, tutti i beneficiari riceveranno comunque quanto dovuto fine ottobre e non ci sarà dunque il pericolo che l’assegno arrivi nel mese successivo.
Diverso invece il discorso che riguarda ‘erogazione del nuovo bonus per la formazione e il lavoro introdotto dal governo a partire dal mese di settembre. Si tratta di una delle misure che andrà a sostituire il reddito di cittadinanza, e che consentirà agli aventi diritto di usufruire di un buono di 350 euro. Il problema però è che al momento, soltanto pochissimi cittadini beneficiari hanno già ricevuto gli accrediti di questo contributo.
Perchè ci sono ritardi anche nei pagamenti del bonus su formazione e lavoro
La legge prevede che la sua erogazione scatti giorno 27 dello stesso mese in cui la domanda è stata accettata. Il problema però è che questa scadenza nella maggior parte dei casi non è stata ancora rispettata dall’Inps.
In questo caso però esiste una spiegazione. I contribuenti soggetti a questo ritardo sono coloro che hanno visto la loro domanda accettata, o maturato i requisiti necessari, dopo il 15 del mese. In questo caso, il contributo non viene accreditato giorno 27 dello stesso mese, ma l’Inps si riserva invece di farlo entro il 15 del mese successivo.