Confermato il bonus di 600 euro in busta paga per i lavoratori | Non tutti ne hanno diritto, ecco il requisito da rispettare
Nella nuova legge di bilancio il governo ha confermato il taglio del cuneo fiscale che produrrà dei nuovi aumenti sulla busta paga dei lavoratori.
Oggi fare un mutuo per un cittadino è un’operazione molto più difficile rispetto al passato. E questo è dovuto al fatto che in un mercato del lavoro sempre più precario e frammentato, è sempre più raro avere un contratto a tempo indeterminato da far valere con un istituto di credito.
Per questo lo stato ha varato negli ultimi anni alcune agevolazione che consentono comunque, quantomeno ai contribuenti più giovani, di poter acquistare un immobile avvalendosi della garanzia dello stato.
Anche perché, oltre al fatto che avere un lavoro a tempo indeterminato è sempre più difficile, bisogna anche considerare che i salari sono fermi da oltre trent’anni, e dunque c’è un potere d’acquisto molto più basso da parte dei cittadini.
Per questo il governo nella bozza della nuova legge di bilancio ha previsto una misura che consentirà a tantissimi lavoratori di avere più soldi in busta paga. L’esecutivo ha infatti rinnovato una misura che era già stata varata in precedenza dal governo Draghi, il taglio del cuneo fiscale.
Come funziona l’agevolazione in busta paga introdotta dal governo Draghi
Per capire di che tipo di agevolazione parliamo la prima cosa da sapere è dalla busta paga del lavoratore, lo stato solitamente trattiene il 33 per cento dello stipendio lordo, che va destinato ai suoi contributi previdenziali.
Di questa percentuale, il 23,81 per cento deve essere corrisposto, mentre il restante 9,19 per cento dal lavoratore. Già con il governo Draghi, si era deciso di scontare dell’1,2 per cento l’aliquota dovuta dai dipendenti per tutti coloro che avevano dichiarato un reddito pari o inferiore a 35 mila euro.
Di quanto saranno gli aumenti nel 2024 con la conferma del taglio del cuneo fiscale
Una misura che aveva portato degli aumenti in busta paga che si aggiravano a seconda dei casi tra i 50 e i 180 euro complessivi. Il governo Meloni aveva deciso di rinnovare questa agevolazione al suo primo anno di attività, aumentando l’aliquota al 3 per cento, per tutti i lavoratori con reddito pari o inferiore a 25 mila euro.
In questo caso gli aumenti in busta per questa fascia di reddito diventavano molto più consistenti, attestandosi tra i 231 euro e i 493 euro. Il taglio del cuneo fiscale è stato confermato anche per il 2024 nella bozza della nuova legge di bilancio. Con le aliquote attuali stabilite dell’esecutivo, gli incrementi su base annua per i lavoratori in busta paga saranno di circa 600 euro.