Nuove agevolazioni per le aziende | Se rispetti questi requisiti hai diritto a uno sconto fiscale pazzesco
È entrato in vigore un nuovo bonus per le aziende, che a partire dal prossimo ano andrà ad unificare diverse agevolazioni già esistenti.
Con l’approvazione del nuovo decreto legislativo sulla riforma dell’Irpef e dell’Ires arrivata il 16 Ottobre 2023, il governo ha introdotto dei nuovi incentivi per tutte le aziende che intendono assumere con contratti a tempo indeterminato nel 2024.
In passato questi incentivi consistevano in un esonero per il datore di lavoro della contribuzione Inps dovuto all’ente, mentre adesso si è deciso invece di cambiare tipologia di agevolazione. Le imprese che assumono questa condizioni il prossimo anno, potranno infatti godere di una deduzione fiscale molto importante se assumono categorie svantaggiate, che può arrivare a coprire l’intero costo contributivo del lavoratore.
L’incentivo in questione si attiva però solo per i contratti a tempo indeterminato e non sarà invece disponibile in caso di un contratto a termina, in cui si promette la conversione a tempo indeterminato.
Il costo fiscale del lavoratore a carico dell’azienda, verrà dunque scontato del 20 per cento per nuove assunzioni a tempo indeterminato, e del 30 per cento nel caso in cui si tratti di categorie svantaggiate.
Il nuovo incentivo andrà a sostituire il bonus assunzioni ancora in vigore per quest’anno
Questo nuovo incentivo andrà a sostituire a partire dal prossimo anno tutti i bonus in vigore per le assunzioni di under 36 e donne, che arriveranno alla loro naturale scadenza a dicembre 2023 e non saranno dunque rinnovati.
Come ha spiegato la premier Giorgia Meloni, il governo ha deciso di puntare tutto, per quanto riguarda le agevolazioni sull’assunzione, su questo nuovo sconto fiscale: “Introduciamo per le imprese un super deduzione del costo del lavoro per chi assume a tempo indeterminato.” Restano invece in vigore molti altri bonus a favore delle aziende, come ad esempio il credito d’imposta per tutte le attività che decidono di investire nell’acquisto di beni tecnologici strumentali immateriali.
Depotenziata l’agevolazione per gli investimenti in beni tecnologici
Anche se in questo caso l’incentivo è stato però depotenziato in virtù delle poche risorse economiche disponibili nella nuova manovra. Fino a quest’anno era infatti possibile avere un contributo dallo stato che andava a coprire il 20 per cento della spesa complessiva per questo investimento.
A partire dal 2024 invece il credito d’imposta verrà riconosciuto solo epr il dieci per cento dell’investimento. Percentuale che si ridurrà ancora fino ad arrivare al 5 per cento a partire dal 2025.