Pensioni, arriva un nuovo strumento per recuperare i contributi | Come funziona la nuova agevolazione
Con la nuova manovra il governo ha deciso di introdurre un nuovo strumento per poter recuperare i contributi mancanti fino ad un massimo di cinque anni. Vediamo insieme come funziona.
Iniziano ad entrare in vigore le prime misure in ambito previdenziale varate dal governo nella nuova legge di bilancio 2023. Si parte con l’avvia, in una prima fase sperimentale che sarà attiva per il biennio 2024-2025, del riscatto agevolato, un meccanismo che consentirà ai contribuenti italiani di poter compensare fino a cinque anni di contributi.
Uno strumento nato per venire incontro alla realtà di un mercato sempre più precario e frammentato, in cui la carriera professionale soprattutto dei più giovani, subisce spesso degli stop che rendono molto difficoltoso versare i contributi in modo continuativo.
L’agevolazione dunque si propone di aiutare in tal senso i cittadini, facendo in modo che a causa di questo, non si ritrovino alla fine della loro carriera lavorativa con un assegno troppo basso. Tramite questo riscatto diventa infatti possibile accumulare dei contributi pagandoli ad un costo molto più basso.
Per quanto riguarda tutti i lavoratori che non hanno alcun versamento contributivo attivo prima della data del 1 gennaio 1996, questi ricadranno interamente nel calcolo contributivo puro e avranno la possibilità di riscattare i periodi di versamento mancanti, in modo identico a come accade attualmente con il meccanismo del riscatto della laurea.
Viene introdotto anche un nuovo vincolo sull’importo minimo entro cui si attiva l’assegno pensionistico
Questa nuova misura arriva oltretutto insieme all’introduzione di un nuovo vincolo per la maturazione dell’importo minimo entro cui si attiva la pensione che attualmente scatta quando raggiunge 2,8 volte il trattamento minimo previsto dalla legge.
I vuoti contributivi potranno essere riscattati dai cittadini aventi diritto fino ad un massimo di cinque anni, e anche in modo non continuativo.
Riscatto vuoti contributivi, come funzionano i versamenti
Sarà anche possibile decidere se effettuare i versamenti utili all’agevolazione in un’unica soluzione,o in alternativa fino ad un massimo di trenta rate mensile. In nessun caso però l’importo del versamento può risultare inferiore ai trenta euro, a cui però non saranno applicati interessi di alcun tipo dall’Inps.
Per quanto riguarda i lavoratori del settore privato, sarà data la possibilità anche al datore di lavoro di sostenere i costi per il riscatto, tramite ad esempio i premi di produzione. Ma in questo caso si tratta di una scelta interamente a discrezione dell’impresa.