Confermato il bonus per il 2024, lo stato ti rimborsa la metà delle spese per la tua casa | Come funziona
Il governo ha rinnovato un importante bonus anche per il prossimo anno. Vediamo insieme di cosa si tratta e a chi è rivolto.
Con l’approvazione della nuova legge di bilancio da parte dell’esecutivo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni, è diventato ufficiale il rinnovo di diversi i bonus che i cittadini potranno dunque richiedere anche il prossimo anno.
È stato anche confermato il bonus mobili per il 2024, e quello che si chiedono adesso alcuni contribuenti, è se però ci saranno delle variazioni sui requisiti richiesti come capitato per altre agevolazioni.
Anche se bisogna attendere i decreti attuativi, è già comunque certo che ci saranno alcune modifiche.
Il bonus mobili consiste in una detrazione fiscale del 50 per cento su tutte le spese sostenute dai cittadini per ristrutturare e ammobiliare il proprio immobile. Quello che cambierà nel 2024 rispetto agli anni precedenti, sarà il limite di spesa previsto entro cui si può usufruire in pieno di questo beneficio.
Cambia per il 2024 il limite di spesa sul bonus mobili
Nel 2023 infatti, i cittadini potevano presentare richiesta fino ad un massimo di 8mila euro, che venivano dunque coperti al 50 per cento dallo stato italiano. Questa soglia adesso è stata ridotta, e il nuovo limite di spesa sarà fissato per il prossimo anno a 5mila euro.
L’agevolazione varrà comunque anche per l’acquisto di grandi elettrodomestici per la casa a patto che questi rientrino nell’etichetta energetica di classe A+, oppure di una superiore. Ma come si farà nello specifico a poter richiedere questa detrazione di imposta? Il bonus si attiva al momento della dichiarazione dei redditi annuale sul modello 730.
Come presentare domanda per l’agevolazione
Qui andrà indicato sia il fatto che si vuole usufruire di questo specifico bonus, allegando tutta la documentazione che attesti il saldo di mobili ed elettrodomestici comprati per l’immobile. È fondamentale però che il pagamento sia avvenuto su un circuito tracciabile.
Il bonus infatti non può essere concesso nel caso in cui il cittadino abbia pagato in contanti, anche se in alcuni casi, può anche valere la fattura che testimonia l’avvenuto saldo, a patto che sia specificato ogni singolo mobile o elettrodomestico al suo interno.