Imu, il pagamento si avvicina ma per alcuni c’è uno sconto del 50 per cento | Chi ne ha diritto
Si avvicina la seconda scadenza prevista per il saldo della tassa sulla prima casa. Vediamo come funziona l’esenzione al 50 per cento prevista per alcuni.
Manca ormai poco alla scadenza della seconda rata annuale dell’IMU, la tassa sulla prima casa istituita dal governo Monti nel 2011. La seconda rata va infatti saldata entro il termine ultimo del 16 Dicembre 2023, ma in alcuni casi i contribuenti hanno già ottenuto un’esenzione parziale per il saldo di questa imposta.
In alcuni casi infatti, lo stato italiano consente ai cittadini di poter ottenere uno sconto molto consistente sul pagamento della tassa. La prima cosa da chiarire è che si tratta di un’imposta che deve essere saldata sempre dal proprietario, colui a cui risulta intestato l’immobile, e non da chi sta effettivamente godendo in quel momento del bene immobiliare.
Il caso più comune di esenzione in questo caso, riguarda la possibilità che un genitore decide di mettere a disposizione dei figli la seconda casa a titolo gratuito. In questa situazione infatti, lo stato concede un’esenzione parziale sull’Imu, che però deve essere vincolato ad ulteriori requisiti.
È necessario infatti che il genitore che decide di disporre il comodato d’uso per uno dei figli, deve risultare residente nello stesso comune in cui si trova la seconda casa. Se si rispettano questi requisiti, si ha diritto ad un’esenzione pari al 50 per cento del totale da pagare, e dunque lo sconto permette di pagare soltanto la metà di quanto era previsto.
Ecco quando è possibile godere dello sconto del 50 per cento sulla tassa
Il beneficio però non si attiva in automatico nel momento in cui si concede il comodato d’uso ai figli. È invece necessario presentare al comune di riferimento la dichiarazione IMU dell’anno in corso, insieme al certificato di agibilità dell’immobile.
Ai fini del pagamento dell’Imu, va poi precisato che per il fisco la prima casa va intesa come l’immobile in cui il proprietario dichiara di risiedere, e in cui ha registrato anche la propria residenza anagrafica. Ai fini del pagamento dell’imposta, vanno considerati anche gli immobili che rientrano come fabbricati e terreni agricoli.
L’Imu si paga con due rate distribuite durante l’anno
La tassa sulla prima casa si paga in due rate distribuite durante l’anno. La prima arriva il 16 Giugno e va intesa come un acconto del saldo dell’imposta mentre la seconda è prevista il 16 Dicembre e prevede il saldo totale del tributo.
C’è anche però per il contribuente la possibilità di pagare l’intera tassa in un’unica soluzione nella prima rata di Giugno.