Partite Iva, arrivano le tasse rateizzate | Niente sarà più come prima
Il governo si accinge a modificare l’acconto Irpef per le Partite Iva. Ecco quali saranno le modifiche principali.
Con il varo della nuova legge di bilancio da parte del governo, stanno per arrivare delle novità molto importanti che riguardano tutti i lavoratori autonomi. L’esecutivo infatti, come aveva annunciato nei mesi scorsi, vuole riformare completamente il pagamento dell’acconto Irpef per i liberi professionisti.
Fino ad adesso infatti, tutti coloro che sono titolari di una Partita Iva, dovevano versare un anticipo allo stato, in un’unica soluzione di pagamento nel mese di Novembre, sulle imposte relative all’anno successivo.
Una scadenza che i liberi professionisti non hanno mai amato, proprio perché obbliga il lavoratore autonomo a versare tutti in un’unica volta. Ed è proprio questo sistema che il governo vuole riformare, andando a spalmare l’acconto Irpef su diversi mesi, e non più dunque richiedendo l’intero saldo a Novembre.
Come ha dichiarato Alberto Luigi Gusmeroli, presidente della commissione delle attività produttive e responsabile delle riforme fiscali della Lega: “Sarà un fatto storico. Per la prima volta in 50 anni le imposte non si pagheranno più in anticipo, ma ad anno concluso e reddito guadagnato. Si sta, infatti, lavorando per abolire l’acconto già da novembre 2023 a beneficio di milioni di attività economiche: artigiani, commercianti e liberi professionisti con l’ipotesi anche di dipendenti e pensionati con altri redditi”.
La riforma riguarderà oltre tre milioni di Partite Iva in tutta Italia
Si tratta d’altronde di una modifica che riguarderà oltre tre milioni di lavoratori autonomi in tutto il paese, e che avrà dunque un impatto significativo. Certo, la somma da corrispondere allo stato non cambia, per cui non si può parlare in alcun modo di taglio delle tasse o diminuzione del carico fiscale, quanto piuttosto di un’agevolazione che può aiutare i titolari di Partita Iva a sopportare meglio questa scadenza dal punto di vista economico.
Per il momento non è però possibile conoscere nello specifico i dettagli di questa riforma, perché il governo è ancora al lavoro per studiare un meccanismo che possa essere e applicabile a tutti.
La riforma dell’acconto Irpef sarà avviata in una prima fase sperimentale
Sembra comunque che vi sia l’intenzione di avviare questa misura in una prima fase sperimentale e dovrebbe dunque coinvolgere le partite Iva entro una certa soglia di fatturato. Si vuole cioè in questo momento avvantaggiare chi guadagna di meno, e può dunque avere delle difficoltà a saldare tutte le scadenze.
Tra le altre novità che dovrebbero arrivare con la nuova riforma fiscale ci sarà probabilmente, come ha lasciato intendere il Ministro Giorgetti anche lo stop ai bonus edilizi multi aliquota.