Autovelox, non sempre sei costretto a pagare | C’è una nuova sentenza: tantissime multe annullate
Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che in alcuni casi le multe non sono valide. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Da quando sono stati introdotti alcuni decenni fa, gli autovelox si sono rivelati utilissimi per aumentare la sicurezza su strada dei guidatori. Grazie infatti a questi innovativi dispositivi tecnologici, è diventato quasi impossibile superare i limiti di velocità, nei tratti di strada in cui sono installati, e non essere subito dopo beccati e raggiunto in seguito da una multa.
Non sempre però le multe che ricevono gli automobilisti per eccesso di velocità rilevato da un autovelox devono essere pagate. In alcuni casi infatti, diventa anche possibile richiedere l’annullamento della sanzione, nel momento in cui ci si accorge che non tutti i termini di legge sono stati rispettati.
La prima cosa da sapere è che una multa inflitta da un autovelox è valida soltanto nel momento in cui il dispositivo viene adeguatamente segnalato ai guidatori prima del tratto di strada in cui si attiva.
In tal senso, è utile ricorda la direttiva Minniti emanata nel 2017, che stabilito come, in tutte le strade d’Italia che sono soggette a controlli molto sporadici sui limiti di velocità previsti, le forze dell’ordine hanno l’obbligo di segnalare l’autovelox anche con un secondo cartello, oltre quello principale, che viene solitamente posto sul bordo stradale.
Non sempre gli autovelox devono essere segnalati, esistono delle eccezioni
Ci sono però delle eccezioni previste dal nostro codice della strada. Ad esempio, tutti gli autovelox mobili che vengono installati dalla polizia sulle auto di pattuglia, non hanno lo stesso obbligo di segnalazione.
In realtà su questo punto la questione è anche un po controversa, perché una sentenza della Cassazione ha comunque in seguito stabilito che nel momento in cui ad esempio si utilizzano gli autovelox di ultima generazione Velox Scout, questi devono invece essere segnalati in modo preventivo.
Cosa ha stabilito la nuova sentenza della Corte di Cassazione
E vanno oltretutto dati in questo caso delle informazioni molto specifiche ai cittadini, e non ci si può dunque limitare a segnalare questo dispositivo soltanto in modo generico.
Questo è stato infatti ulteriormente chiarito da una sentenza molto recente emanata quest’anno dalla Corte di Cassazione, che ha ribadito il seguente principio giuridico: il cartello di avviso è obbligatorio per gli autovelox fissi, deve essere installato ogni qualvolta vi è un intersezione prima del tratto di strada in questione, e deve anche essere inserito a una distanza che risulti comunque maggiore a un chilometro dalla strada in cui inizia la rilevazione.