Conto corrente all’estero, l’errore da non fare mai: rischi una procedura per riciclaggio
Aprire un conto corrente all’estero è una procedura semplice e rapida, ma bisogna conoscere bene le regole per evitare problemi con il fisco.
Negli ultimi anni sono aumentati in modo esponenziale i cittadini che hanno deciso di aprire un conto corrente all’estero. Diversi i motivi che possono spingere un contribuente a fare questa scelta.
Una decisione che spesso arriva quando si hanno già grandi patrimonio da investire, e si vuole diversificare il proprio patrimonio finanziario. Naturalmente nel momento in cui si opta per questa decisione, è importante informarsi bene e fare tutto nel totale rispetto delle normative vigenti. Il rischio altrimenti è quello di finire sotto l’occhio del fisco, e finire con l’infrangere regole di cui non si conosceva nemmeno l’esistenza.
La prima cosa da sapere è che la procedura per dare il via all’apertura di un conto corrente all’estero è abbastanza rapida nel complesso. E questo vale sia per i conti online che per quelli fisici.
Inoltre, sempre istituti bancari consentono ai cittadini stranieri di aprire un conto con la loro banca, sbrigando l’intera pratica per via telematica, e limitandosi dunque a richiedere l’invio di tutti quei documenti identificativi indispensabili per la legislazione vigente, tra cui codice fiscale, documento di identità.
Quali documenti può richiedere la banca estera per l’apertura del conto
A questo vanno poi aggiunte tutte le informazioni che riescano ad attestare in modo univoco la provenienza del denaro che si intende versare sul conto, nel rispetto delle norme antiriciclaggio. In alcune situazione inoltre, può anche capire che la banca straniera richiede anche al cittadino una referenza da parte dell’istituto di credito italiano a cui si appoggia.
Nel momento in cui si inoltra tutta la documentazione richiesta, ci sono dei tempi di verifica da rispettare, ma nel momento in cui la richiesta viene approvata, l’apertura del conto arriva in tempi brevissimi.
Come avviene il trasferimento del denaro una volta che si apre il conto
È importante precisare che aprire un conto corrente all’estero è un’operazione totalmente legale anche nei cosiddetti paesi offshore, a patto però che dimostri sempre quale sia la provenienza del denaro versato, e che si rispettino tutte le leggi della nazione in cui si apre il conto.
Per quanto invece riguarda la modalità di trasferimento del denaro, questa una volta ottenute le autorizzazioni necessarie può anche essere fatta semplicemente facendo partire un bonifico da un conto italiano verso quello nuovo all’estero