Nuove istruzioni per andare in pensione: cambiano le date | Se fai scadere i termini perdi tutto
Sono state diffuse per una categoria di cittadini, le nuove istruzioni per andare in pensione. Ecco a quali date fare attenzione.
Sono finalmente arrivate le nuove istruzioni del Miur, per tutti quei docenti che hanno presentato domanda per la cessazione del servizio con decorrenza fissata per il 1 Settembre del 2024.
Come capitato spesso negli ultimi anni, anche per il 2023 il Ministero ha deciso di anticipare la procedura per dare più tempo, sia alle amministrazione pubbliche che all’Inps, di poter gestire in tempo tutti gli adempimenti burocratici necessari alla pratica. E dunque sia i docenti che il personale scolastico hanno adesso tempo fino alla data ultima del 23 Ottobre 2023 per fare domanda per la cessazione del servizio.
Diversa invece, la finestra temporale fissata per tutti i dirigenti scolastici che hanno presentato richiesta per il pensionamento: per loro infatti il termine per presentare domanda scade il 24 Febbraio del 2024.
Per quanto riguarda la procedura ordinaria per il pensionamento, hanno diritto a presentare richiesta tutti i lavoratori del mondo della scuola che hanno raggiunto i 67 anni di età e almeno un minimo di 20 anni di contributi.
L’Inps consente anche di perfezionare cumulando la contribuzione versata
In alternativa, se il contribuente ha già maturato 42 anni e 10 mesi di contributi, che diventano per le donne 41 anni e 10 mesi, è possibile comunque fare richiesta, perchè in questo caso viene meno il requisito anagrafico.
E anche possibile perfezionare questi requisiti, autorizzando l’Inps a far cumulare la contribuzione versata su altre gestioni previdenziali obbligatorie come ad esempio le casse professionali, così come stabilito dalla legge numero 232 del 2016. La domanda di cessazione di servizio può naturalmente presentata anche dai cittadini che hanno aderito a Quota 100 entro la data ultima del 31 Dicembre 2021.
Cambia anche Opzione Donna con le ultime modifiche nella legge di bilancio
Con le nuove modifiche stabilite nell’ultima legge di bilancio, ci sono anche delle novità su Opzione Donna. Viene infatti concesso a tutte le lavoratrici che hanno maturato almeno 58 anni di età e 35 anni di contributi, di poter andare in pensione senza andare in alcun modo incontro a vincoli o penalizzazioni.
Per le donne lavoratrici che non hanno ancora perfezionato questi requisiti, è previsto invece, come requisiti minimi, il compimento di 60 anni di età insieme ad almeno 35 anni di contributi, a patto che siano stati maturati entro il 31 Dicembre 2022.