Iva, lo stato non ti rimborsa più: lo ha deciso la Cassazione | Sentenza storica, cambia tutto
Con una sentenza che farà scuola anche in futuro, la Cassazione ha stabilito che in alcuni casi, lo stato non è tenuto a procedere con il rimborso dell’Iva.
Come sanno bene tutti i commercianti, a determinate condizioni lo stato italiano consente il rimborso di una parte dell’IVA, l’Imposta sul valore Aggiunto. Un’operazione contabile destinata a contribuenti che hanno aperto la Partita Iva di cui beneficiano in milioni nel nostro paese.
Esiste però un caso in cui il fisco non da diritto al cittadino in nessun modo al rimborso di questa imposta. Si tratta di un questione che è stata chiarita di recente da un’importante sentenza della Corte di Cassazione, che si è occupata di analizzare la vertenza avviata da una società che aveva ufficialmente sede in Spagna, ma chiedeva di poter accedere al rimborso dell’Iva nel nostro paese.
Questo perché la società aveva iniziato una campagna pubblicitaria sul territorio italiano, installando alcune insegne su degli immobili. L’Agenzia delle Entrate aveva a quel punto inviato all’azienda in questione la relativa imposta per l’installazione di queste insegne, ma la società si era rifiutata di pagare sostenendo di aver invece diritto al rimborso dell’Iva.
La motivazione data dalla Cassazione è stata la seguente: l’impresa in questione non aveva nel nostro paese una sede stabile, una parte della sua organizzazione aziendale che invece era riversata interamente in Spagna e nemmeno un rappresentante fiscale.
Perché la società non ha diritto al rimborso dell’Iva
Tutte condizioni che, come ha spiegato la sentenza, non danno diritto al rimborso dell’Iva che invece pretendeva la società.
Non è stata una questione semplice da dirimere perchè dal canto suo la società sosteneva invece che l’installazione di queste insegne era avvenuta fatturando in Italia attraverso alcuni professionisti titolari di Partita Iva e dunque una parte del lavoro era stato fatto in Italia, registrando regolari fatture.
La Cassazione: rimborso negato, manca il requisito di territorialità
Ma alla fine la Cassazione ha stabilito che tutto questo non basta per ottenere il requisito di territorialità indispensabile per beneficiare dell’agevolazione di rimborso dell’Iva.
I giudici della corte suprema non hanno infatti riconosciuto da un punto di vista legale la territorialità della prestazione, e da qui la decisione di negare il rimborso richiesto. Si tratta di una sentenza che probabilmente farà scuola in tal senso per le tante società che vendono in Italia pur avendo sede all’estero.