Bonus trasporti, stop alle domande | Ministero costretto a chiudere la piattaforma, cosa sta succedendo
Nella giornata di ieri, il Ministero è stato costretto a chiudere la piattaforma per richiedere il bonus trasporti. Vediamo insieme cos’è successo.
È iniziato alcuni giorni fa il nuovo click day sul bonus trasporti, e dopo soltanto pochissime ore, il Ministero ha dovuto chiudere la piattaforma perché i fondi si erano già esauriti. Si tratta di un’agevolazione che consiste in un contributo economico pari a 60 euro destinato a tutti i cittadini italiani che hanno dichiarato un Isee inferiore a 20 mila euro nell’anno di riferimento.
Una misura che il governo ha pensato per aiutare studenti, pensionati e lavoratori e fornirgli un supporto economico per gli abbonamenti ai trasporti pubblici che devono fare per lavorare e spostarsi.
È bene precisare che il bonus varato dal governo è di tipo nominativo e non può essere dunque trasferito a terzi. La misura permette al contribuente l’acquisto di un singolo abbonamento, mensile o annuale, per il trasporto pubblico regionale e nazionale. Il contributo economico inoltre non andrà in alcun modo a costituire reddito imponibile per colui che ne beneficia e non rientra nemmeno nel computo del calcolo Isee.
Per poter presentare domanda per ottenere il bonus trasporti, è necessario accedere con le credenziali Spid, Cie o Cns, al portale creato dal ministero del lavoro, bonustrasporti.lavoro.gov.it.
Bonus trasporti, cosa fare se la richiesta riguarda un minorenne
Se la richiesta di aderire al bonus trasporti riguarda un minorenne, deve essere il genitore in quel caso a presentare la domanda, inserendo anche il suo codice fiscale e precisamente espressamente nella richiesta che il beneficiario del buono è un familiare a suo carico.
Inoltre, oltre al fatto di non aver dichiarato un Isee superiore a 20 mila euro nel 2023, è anche necessario che il richiedente non abbia superato nel 2021 il reddito complessivo di 35 mila euro.
Il buono viene emesso direttamente dalla piattaforma
Infine nella richiesta va anche inserito quale sia il gestore di trasporto pubblico verso cui si vuole richiedere l’agevolazione, e se dunque si vuole un contributo economico per viaggiare ad esempio in treno o in autobus.
Nel momento in cui la domanda viene accettata, il buono da utilizzare verrà elaborato ed emesso direttamente dalla piattaforma del Ministero e al suo interno ci sarà il codice fiscale che identifica il beneficiario insieme alla data di scadenza dello sconto. A quel punto basta semplicemente esibire il buono al gestore dei servizi di trasporto pubblico, e si potrà ottenere l’abbonamento scontato.