Arrivano 400 euro al mese per le famiglie: come funziona il nuovo bonus del governo
Il governo ha varato un nuovo bonus che mette a disposizione delle famiglie un contributo economico di 400 euro mensili.
La crisi economica si fa sentire sempre di più nel nostro paese. E se già era difficile per la popolazione sopportare le difficili conseguenze scaturite dalla pandemia di coronavirus che ha colpito l’intero Occidente, l’arrivo subito dei rincari energetici e dell’inflazione ha dato il colpo di grazia ai consumatori.
Basti solo pensare che un cittadino paga almeno il 20 per cento sulle utenze di luce e gas, senza dimenticare come la benzina continui a restare pericolosamente vicina ai due euro al litro. Fin dal primo anno di pandemia, per poter fornire un supporto concreto ai contribuenti e aiutarli a fronteggiare questa difficile situazione, il governo ha iniziato a varare dei bonus, diversi a seconda delle esigenze che si venivano a creare nei mesi.
Un modus operandi di tipo emergenziale che sta adottando anche il governo meloni. Le risorse sono poche, e questa tipologia di agevolazioni sono al momento l’unica risposta che riesce a dare la politica.
È una delle ultime misure varate dal governo in tal senso, è un bonus infanzia nato per aiutare tutti i nuclei familiari che hanno al loro interno dei bambini molto piccoli. Parliamo di un contributo economico di 400 euro mensili destinato a tutti i genitori che hanno figli a carico fino a sei anni di età.
Bonus 400 euro per le famiglie: attenzione ai limiti reddituali previsti
Ci sono anche dei limiti reddituali da rispettare: la misura è infatti riservata alle famiglie che nel corso dell’anno di riferimento, hanno dichiarato un Isee pari o inferiore ai 90 mila euro annuo.
Questa soglia decade nel momenti in cui all’interno del nucleo, ci sono figli affetti da disabilità. Esiste poi oltre a questo anche il bonus gioventù, che invece riguarda tutti i genitori che hanno figli con un’età compresa tra i 7 e i 25 anni. In questo caso, il contributo economico mensile è fissato a 250 euro.
Il Bonus Gioventù decade se dopo i 18 anni non si frequenta l’università
E viene anche richiesto che i figli che hanno già compiuto 18 anni di età, debbano poi proseguire con gli studi universitari, altrimenti il beneficio decade. La somma spettante da questo bonus può anche subire delle integrazioni in caso ad esempio di congedi di maternità.
Con questa nuova agevolazione, il governo meloni spera di combattere il fenomeno della denatalità: si fanno sempre meno figli nel nostro paese.