La spesa costa sempre di più: ma dall’Istat arriva una buona notizia | Dove si può risparmiare
Gli ultimi dati Istat testimoniano quanto siano aumentati i beni alimentari rispetto allo scorso anno. Ma c’è anche una buona notizia.
I rincari sui prezzi dei beni alimentari continua a restare un problema drammatico nel nostro paese, nonostante gli ultimi dati pubblicati a settembre, abbiano fatto registrare un lieve rallentamento nella crescita dei prezzi.
L’indice dei prezzi al consumo pubblicato dall’Istat ha infatti riportato un ribasso dello 0,2 per cento, che testimonia quantomeno una piccola frenata sui rialzi. la situazione comunque continua a restare molto critica, ed è per questo che il governo in questi giorni ha annunciato il nuovo patto anti inflazione.
Si tratta di una misura, a cui aderiscono una trentina di associazioni che raggruppano imprese private del settore, per aiutare gli italiani nei supermercato contro il caro vita. Fino al 31 Dicembre del 2023 infatti, alcuni prodotti avranno dei prezzi molto ribassati, e saranno contrassegnati da un bollino verde tricolore, che segnalerà il fatto che fanno parte di questa iniziativa statale.
La speranza è che questi sconti possano rivelarsi efficace, perchè per quanto si sia registrato questo rallentamento nella crescita dei prezzi, bisogna anche considerare che comunque, il mese di settembre si è chiuso con un 8,3 per cento in più sul costo della spesa rispetto allo scorso anno.
Una famiglia spende per la spesa 400 euro in più rispetto allo scorso anno
Per fare un esempio ancora più rivelatore di quanto sia difficile la situazione per i consumatori italiani, basti solo pensare al momento, in media, una famiglia spende per la spesa alimentare circa 400 euro in più rispetto allo scorso anno. Qualche notizia positiva c’è nell’ultimo report dell’Istat.
Il prezzo dei beni alimentari non lavorati è sceso del 2 per cento rispetto ai mesi scorsi, così come quello dei beni durevoli. ma è ancora troppo poco, e non è affatto detto che l’inflazione non riprenda a salire nei prossimi mesi.
L’allarme lanciato da Assoutenti
Il quadro macro economico continua a restare molto difficile, perché non bisogna dimenticare che la crescita dei prezzi sui beni alimentari, si somma a quella energetica. Aumenta il costo del carburante così come quello delle utenze di luce e gas.
E sulla benzina purtroppo, i rincari sono direttamenti collegati a quelli sui beni alimentari. Come ha fatto notare Assoutenti, anche il patto anti inflazione rischia di essere nullo di fronte ad una nuova impennata del costo del carburante. Questo perché aumentano al contempo i costi di trasporti dei prodotti nei supermercati.