Gli alimenti creati con la stampa 3D stanno per arrivare nei supermercati | La data ufficiale
Diffusa finalmente la data di quando vedremo per la prima volta nella storia, un alimento realizzato con una stampante 3D essere messo in vendita in un supermercato.
Per quanto il salmone continui ad essere ancora adesso uno dei pesci che più vengono consumati in Europa, in realtà si tratta di una scelte meno sostenibili ambientalmente che la nostra industria può fare.
La pesca del salmone infatti non è più praticabile in queste proporzioni, altrimenti il rischio in pochi decenni è davvero quello di far sparire questa specie dal nostro ecosistema. Per questo negli ultimi anni, si stanno cercando dei suoi possibili sostituti, in particolar modo proponendo soluzioni vegetali.
Negli ultimi anni c’è stata una start up israeliana che ha deciso di provare a risolvere questo problema con una soluzione tecnologica ed innovativa: realizzare un prodotto simile per gusto al salmone affumicato servendosi come ingrediente di un’alga spirulina, e realizzare questo alimento attraverso la stampa 3D.
E l’esperimento è andato così bene che, come spiegato in un articolo pubblicato le settimane scorse sulla rivista scientifica IFL Science, il nuovo prodotto di questa società israeliana si chiamerà The Filet e partire dal mese di ottobre, diventerà ufficialmente il primo alimento stampato in 3D a finire negli scaffali dei mercati. In questa prima fase, questo prodotto sarà diffuso soltanto nei supermercati dell’Austria.
The Filet, il prodotto stampato in 3D che nel 2024 sbarcherà anche in Italia
Per quanto riguarda il prezzo ai consumatori, costerà circa sette euro per un confezione da 130 grammi. Ci sarà poi la possibilità, anche nel nostro paese, di acquistare questo prodotto ordinando online sull’e-commerce della società.
Non dovrebbe mancare comunque anche al suo sbarco nei supermercati del nostro paese, previsto per il 2024. Tutti coloro che volessero consultare gli aspetti nutrizionali di The Filet, possono già trovare disponibile la scheda tecnica sul sito dell’azienda, che lo presenta proprio come un sostituto del salmone affumicato. Si tratta, andando a leggerne i valori, di un prodotto abbastanza ricco di proteine, dato che ne contiene circa 9,5 grammi per 100 grammi.
Un prodotto che inquina molto meno del salmone, ed è privo di glutine
La stessa azienda inoltre pubblicizza molto il fatto di aver ottenuto la categoria A nella griglia di Nutriscore. Un altro aspetto interessante di questo alimento realizzato grazie alla stampa 3D, è che totalmente privo di glutine.
Nell’etichetta inoltre, l’azienda ha anche reso noti che, nei calcoli effettuati sul suo impatto ambientale, risulta che la sua produzione richiede circa l’86 per cento in meno delle emissioni inquinanti che sono invece richieste per il salmone affumicato.