Sbagli la compilazione Isee? Rischi 25 mila euro di multa: l’errore da non fare
Cosa fare quando ci accorgiamo di aver compilato erroneamente l’Isee dopo averlo inviato? Vediamo insieme la procedura da seguire.
Quando parliamo di Isee, ci stiamo riferendo ad un acronimo che sta per Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Uno strumento il cui scopo è quello di determinare in modo efficace e preciso la reale situazione economica di un nucleo familiare, al fine di stabilire a quali agevolazioni può avere accesso.
Lo scopo di questo indicatore infatti, è quello di riuscire ad individuare in modo preciso quali famiglie sono in difficoltà economica, e necessitano dunque di un supporto da parte dello stato. Per questo, la compilazione corretta di questo documento è fondamentale per accedere a bonus e agevolazioni.
Anche perché tutti coloro che lo compilano in modo erroneo, ottenendo così l’accesso fraudolento a prestazioni di cui non hanno diritto, vanno incontro a delle pesanti sanzioni di carattere amministrativo, ma che nei casi più gravi possono essere anche di carattere penale.
Per quanto riguarda le multe amministrative, queste possono andare da un minimo di 5.164 euro fino a superare i 25 mila euro. Ma se ad esempio un contribuente compila erroneamente l’Isee e accede a dei bonus a cui non aveva diritto che superano la cifra di 3.999 euro, in questo scatta invece la sanzione penale, che prevede la reclusione da un minimo di sei mesi fino ad un massimo di tre anni.
Qual’è la procedura da seguire se ci accorgiamo di errori sull’Isee dopo l’invio?
E naturalmente, vengono sospese immediatamente tutte le prestazioni e le agevolazioni di cui stava godendo. Per questo è fondamentale che tutti i cittadini, nel momento in cui si accorgono che ci sono errori nella redazione dell’Isee dopo averlo inviato, devono correggere il documento il prima possibile.
Ma come si fa a porre rimedio? Vediamo insieme quale procedura seguire. Possiamo dire che esistono due modalità differenti che ci permettono di correggere l’Isee nel momento in cui ci accorgiamo degli errori.
Esistono due modi per correggere l’Isee dopo l’invio
Si può effettuare ad esempio richiesta per ottenere il modello integrativo FC23, e tramite questo, aggiungere tutte le informazioni mancanti. Ma è anche possibile per il contribuente, presentare direttamente una nuova DSU, in modo che si possa effettuare un ricalcolo.
La presentazione della DSU può essere portata avanti in totale autonomia dai cittadini, senza l’ausilio di intermediari, accedendo al portale telematico dell’Istituto di Previdenza Sociale e scaricando il modulo precompilato.