Agenzia delle Entrate, ripartono i controlli sui cittadini | Con il nuovo strumento fiscale nessuno è più al sicuro
Partono i nuovi controlli da parte dell’ente erariale: c’è uno strumento di accertamento che in pochi conoscono.
Con l’inizio dell’autunno, ricominciano i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate per accertare la regolarità delle dichiarazioni dei redditi presentate dai contribuenti. Non tutti lo sanno ma per questo genere di verifiche, l’Agenzia delle Entrate utilizza un metodo denominato accertamento analitico del reddito.
Si tratta di una procedura che permette all’ente erariale, di riuscire a determinare con precisione l’imponibile e le imposte versate da un singolo cittadino. Per poter effettuare questa analisi, l’Agenzia delle Entrate si serve di alcuni dati contenuti nei suoi database interni: ai documenti come quelli inerenti la dichiarazione dei redditi, si sommano anche le informazioni che l’ente erariale è in grado di raccogliere attraverso il proprio potere istruttorio.
Tra questi, vi è ad esempio la facoltà di utilizzare tutte le banche dati pubbliche a disposizione, così come le informazioni che il contribuente ha rilasciato al sostituto d’imposta.
Questa metodologia consente di correggere in corsa degli errori, dando luogo a rettifiche sui vari elementi che vanno a comporre il calcolo finale. E in caso di errori, diventa dunque possibile fare delle correzioni, in modo da determinare in modo preciso e puntuale, il reddito reale del singolo contribuente.
Come funzionano le operazioni ispettive del fisco
Trattandosi dunque di ricostruire la reale posizione reddituale del cittadino, tutte le indagini partono dalle risultanze contabili in possesso dell’amministrazione finanziaria.
Nel corso delle operazioni ispettive, sono considerate violazioni gravi la scoperta ad esempio di prove dirette e inconfutabili di un occultamento di ricavi fatto dal cittadino, o altre entrate non dichiarate.
I controlli valgono anche per i fatturati delle imprese
Ma può essere considerata anche una irregolarità grave la mancata applicazione delle norme fiscali inerenti la determinazione del reddito di un’impresa, e dunque non si tratta di controlli che vengono effettuati soltanto sui singoli cittadini o liberi professionisti.
Si tratta dunque di uno strumento molto efficace e i contribuenti farebbero bene ad evitare magheggi nel corso della dichiarazione dei redditi, perchè le multe previste per chi viene beccato ad evadere, o ad aver mentito sul suo vero reddito, sono molto pesanti.