Il vero male dell’Italia è la burocrazia, il duro atto di accusa di Federcontribuenti
Il nuovo report di federcontribuenti è un duro atto di accusa contro la figura dei burocratici del Ministero.
Il nuovo studio pubblicato in questi giorni da Federcontribuenti sta facendo discutere l’intero mondo dell’imprenditoria italiana. Si tratta di un documento che denuncia infatti come la burocrazia continui ad essere il vero male con cui devono scontrarsi le imprese italiane.
Federcontribuenti parla chiaramente di una classe di burocrati, evidenziando come questo problema esiste fin dall’Unità d’Italia, che ha un potere molto maggiore di quegli stessi politici che in realtà dovrebbe controllarne l’operato.
Un atto di accusa molto duro. All’interno del report c’è anche un sondaggio fatto a migliaia di imprenditori sul territorio. Dall’analisi raccolta Federcontribuenti sostiene che l’84 per cento degli intervistati, titolari di un’attività commerciale, ritengono che sia la troppa burocrazia nel nostro paese il vero freno allo sviluppo economico e industriale.
L’associazione spiega ad esempio che in un singolo anno, un’azienda è costretta a subire oltre centro controlli sull’attività, da parte di almeno 20 enti diversi. Un vero e proprio caos, nato dal fatto che secondo l’associazione costa, in termini di mancato sviluppo, almeno 70 miliardi di euro l’anno.
Federcontribuenti: “I burocrati vogliono accrescere la loro influenza”
Come si può leggere nel documento: “Deep state ovvero tutto l’insieme dei gran commiss di Stato, alti burocrati, capi di Gabinetto, Direttori di Ministeri, amministratori di società controllate, professionalità in larga parte di formazione giuridica in gran parte scelti per cooptazione, formati culturalmente nell’idea di accrescere la propria influenza controllando i processi decisionali, esperti nel costruire impalcature giuridiche complesse cosi da rendere indispensabile il loro supporto”
Da questo passaggio trasparisce chiaramente come per l’associazione occorra sradicare una figura, quella del burocrate che agisce dentro Palazzi Chigi, che rappresenta non soltanto un ostacolo materiale, ma anche storico e culturale.
“Nessun politico è tanto potente da poter fare a meno di loro”
E la politica, come si legge nel documento, sembra non potere nulla contro il potere di queste figure: “Nessun politico è tanto potente da poter fare a meno di loro. A fronte di eccellenze la maggior parte di loro oltre alla inamovibilità ha il potere della conoscenza di cavilli, codicilli che hanno il potere di bloccare o di ritardare ogni provvedimento”.
Un segnale da non sottovalutare per un paese che deve ancora finire di spendere e di gestire, tutte le risorse che stanno arrivando dal Recovery Plan.