Ape social, resta pochissimo tempo: ecco quando scade la domanda
Sta per scadere l’ultimo termine utile per poter presentare domanda per ottenere l’ape social. Vediamo insieme come funziona.
Non resta tantissimo tempo per aderire all’ape social, una misura di anticipi pensionistico che il governo Meloni nella scorsa legge di bilancio, ha deciso di prorogare fino alla data del 31 Dicembre 2023.
Il 30 Novembre infatti, scade il termine per poter presentare domanda. Le tre date previste per l’adesione all’Ape Social durante il 2023 erano infatti le seguenti: 31 Marzo ( con accettazione ed esito della domanda comunicati entro il 30 Giugno), 31 Luglio ( Con esito della domanda entro il 15 ottobre) e 30 Novembre ( con esito della domanda entro il 31 Dicembre).
La presentazione della richiesta per accedere allo scivolo pensionistico può essere fatta per via telematica accedendo al sito dell’Inps. Nell’area denominata “Prestazione e Servizi”, ci sarà infatti una sezione riservata all’Ape social, in cui sarà possibile scaricare il modulo per compilare la domanda.
Per quanto riguarda il 2024, non ci sono certezza a riguardo, ma sembra che il governo sia intenzionato a prorogare questo anticipo pensionistico anche per il prossimo anno. La certezza però arriverà soltanto quando sarà varata la nuova legge di bilancio
Come funziona l’Ape Social.
L’Ape social è uno scivolo pensionistico varato per la prima volta nel 2017 che consente a chi svolge lavori considerati gravosi ed usuranti, o assiste un familiare titolare di 104, di andare in pensione prima dei termini previsti.
Nello specifico, chi utilizza l’ape social può ottenere l’assegno previdenziale al compimento dei 63 anni di età, maturando i contributi previsti dalla propria categoria professionale di appartenenza.
Anche chi è disoccupato può accedere all’Ape Social: i requisiti richiesti
A questo anticipo possono anche accedere tutti i disoccupati che hanno versato almeno 30 anni di contributi. Con la condizione però che nei tre anni antecedenti la richiesta di anticipo pensionistico, abbiano svolto lavoro dipendente per un periodo minimo di almeno 18 mesi.
Per quanto riguarda invece i caregivers, per essere considerato tale a avere diritto a questo beneficio previdenziale, devono assistere la persona affetta da disabilità da almeno sei mesi e devono aver maturato almeno 30 anni di contributi.