La rate dei mutui si abbasseranno nei prossimi mesi? Grazie ad una nuova tassa diventa possibile
La nuova bozza della tassa sugli extraprofitti dovrebbe essere presentata nei prossimi giorni con diverse modifiche apportate dal governo.
Alla fine, il governo, dopo le numerose proteste arrivate dall’Ue e dalle associazioni bancarie, ha deciso di modificare la tassa sugli extraprofitti. Nei prossimi giorni il governo dovrebbe dunque presentare un nuovo emendamento in cui saranno apportati dei correttivi che possano accontentare tutte le parti in causa.
Quando si parla di extraprofitti in ambito bancario, ci si riferisce a tutti i profitti aggiuntivi che gli istituti di credito riescono ad accumulare a seguito del rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea.
Da quanto si apprende leggendo la prima bozza presentata in Senato, la tassa per le banche sarà applicato andando ad applicare un’aliquota del quaranta per cento su quello che sarà il margine di interesse ottenuto dalle banche per il 2023. Ma solo nel momento in cui questo supera del 10 per cento il margine che era stato registrato nel 2021.
Questa è una delle modifiche più importanti rispetto a quella prima bozza presentata oltre un mese fa che diede inizio alle polemiche da parte del mondo bancario. Nella prima versione era infatti previsto che l’aliquota scattasse nel momento in cui il margine era superiore al 5 per cento di quello registrato nel 2022.
Il governo punta a raccogliere una somma di circa due miliardi e mezzo di euro
Inoltre, il Corriere della Sera ha riportato alcune indiscrezioni, secondo cui il governo nella nuova bozza che deve ancora essere presentata ha fissato l’importo dell’imposta allo 0,26 per cento dell’attivo medio ponderato degli istituti.
I primi calcoli fatti dal governo, fanno pensare che anche con le nuove modifiche apportate, sarà comunque possibile raccogliere una somma che si aggira tra i 2,5 e i 2,7 miliardi di euro. Risorse che con tutta probabilità saranno utilizzate per sostenere con maggiore convinzione misure come il mutuo della prima casa.
Forza Italia chiede che siano tenute fuori la banche di piccole dimensioni
Se da un lato l’aumento degli interessi, per la decima volta consecutiva, da parte della Bce ha fatto registrare nuovi profitti alle banche, dall’altro ha contribuito a far aumentare ancora di più i mutui, rendendo la rata insostenibile economicamente per molti cittadini.
Forza Italia continua ad insistere affinchè i titoli di stato non rientrino in alcun modo nell’investimento e affinchè siano esentati da questa imposta tutte le banche di piccole dimensioni che verrebbero fin troppo danneggiate da questa aliquota al 40 per cento sugli extraprofitti.