Un’auto che cattura l’aria mentre cammina: l’assurda invenzione di un’università olandese
In Olanda è stato realizzato un prototipo che potrebbe cambiare il futuro della mobilità elettrica per come lo conosciamo.
Negli ultimi anni, sempre più governi stanno prendendo coscienza di quanto sia grave il cambiamento climatico indotto dall’uomo. Servono delle nuove politiche in ambito industriale, perché la situazione peggiora di anno in anno, mettendo in evidenza come un certo tipo di industria non sia più sostenibile.
Uno degli obiettivi sbandierati dall’Unione Europea è ad esempio quello di puntare tutto sulla mobilità elettrica, e dunque fare il possibile per riconvertire in pochi decenni la mobilità occidentale, dismettendo gradualmente tutti i mezzi di trasporto che vengono alimentati con i combustibili fossili.
Le ricerche in questo settore dispongono sempre di più fondi, ed è questo che ha portato alcuni giovani studenti dell’Università tecnica di Eindhoven, che si trova nei Paesi Bassi, ha ideare un progetto davvero innovativo.
Una ricerca che ha come scopo quello di produrre un’automobile che non solo non emette emissioni di CO2 di alcun tipo, ma che è anche in grado di catturare l’aria mentre stiamo guidando. Il progetto è stato denominato TU/ecomotive, e il primo prototipo ha già un nome di battesimo: Zen.
Una vettura in grado di catturare C02: l’incredibile prototipo che arriva dall’Olanda
Al suo interno, è stato realizzato un filtro dell’aria in grado di poter catturare al suo interno circa due chilogrammi di CO” ogni 32 mila chilometri percorsi. In poche parole, parliamo di una vettura che “in potenza” è in grado di catturare l’aria mentre cammina: qualcosa di incredibilmente rivoluzionario.
Come ha dichiarato Louise de Laat, uno degli autori di questo progetto: “si tratta ancora di un proof-of-concept, ma possiamo già vedere che saremo in grado di aumentare la capacità del filtro nei prossimi anni. La cattura di CO₂ è un prerequisito per compensare le emissioni durante la produzione e il riciclaggio. Attualmente l’auto può percorrere 320 chilometri prima che il filtro sia pieno, ma stiamo già pensando a un futuro in cui potrà essere svuotato facilmente attraverso la stazione di ricarica”
Il primo prototipo è stato realizzato grazie alla stampa 3D
Gli studenti hanno realizzato il primo prototipo grazie alla tecnologia della stampa 3D. Per quanto invece riguarda il calcolo delle emissioni, questo è stato reso possibile da un software chiamato SimPro.
L’ambizione di questo gruppo di ricerca è quello di perfezionare questo modello, fino al punto che possa risultare applicabile ai veicoli di tutto il mondo.