Partite Iva, arriva una rivoluzione a Novembre | Si pagherà di meno
Il governo ha in mente una modifica sulla tasse che riguarda tutte la partite Iva. Vediamo insieme cosa sta succedendo.
C’è una novità in vista per tutti i liberi professionisti italiani. Il governo Meloni sta infatti valutando di andare a modificare l’acconto Irpef di Novembre. Ogni anno infatti, alla fine di novembre, tutti i titolari di Partita Iva in Italia sono tenuti a pagare un maxi acconto all’Agenzia delle Entrate, da intendere come anticipo sulle tasse dell’anno successivo.
Una misura che di certo non ha mai fatto piacere ai liberi professionisti, anche perché arriva solo due mesi dopo il pagamento delle tasse che viene fatto nel periodo estivo, dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi a Giugno.
La novità che l’esecutivo intende introdurre, andrebbe a dilazionare e rateizzare il pagamento della cifra che attualmente si versa in un’unica soluzione a Novembre. Si tratta oltretutto di una notizia confermata, in quanto è stato lo stesso Alberto Gusmeroli, che ricopre il ruolo di reponsabile fisco per la Lega ha dichiarare che si tratta di un’ipotesi sul tavolo del governo, e che ha buone probabilità di essere approvata già a partire da quest’anno.
Si tratterebbe però di una misura che sarebbe concessa soltanto a chi mantiene il proprio fatturato entro una certa soglia.
Partite Iva, inizialmente la misura sarà destinata ai fatturati sotto i 500 mila euro l’anno
Non ci sono ancora cifre ufficiali, ma l’idea sarebbe quella di eliminare l’acconto Irpef di Novembre, per tutti coloro che hanno un fatturato complessivo inferiore ai 500 mila euro annuali.
Stando così le cose, secondo i primi calcoli effettuati dal Ministero per valutarne la fattibilità, la misura coinvolgerebbe circa tre milioni di Partite Iva in tutta Italia. Il saldo dell’acconto Irpef verrebbe dunque spalmato in più mesi alleggerendo così il carico fiscale per i liberi professionisti.
Una mossa che però rischia di mettere in pericolo i conti pubblici
C’è anche da capire però come evitare che questa mossa risulti una spesa troppo rischiosa per i conti pubblici. ma questa d’altronde, è un po ‘la sfida che il governo Meloni ha davanti su tutte le misure economiche che intende varare.
Di soldi ce ne sono pochissimi, e anche per questo che non si riuscirà a realizzare la riforma previdenziale annunciata lo scorso anno.